Novità: Hanno scritto di noi …
NAVE -Martedì, 25 Settembre 2012
DIARIO DI VIAGGIO A CITTÀ DEL CAPO PER SISTEMARE GLI ORFANI
E’ fresco di stampa il nuovo diario dell’esperienza che il Gruppo Missionario Muratello, in collaborazione con l’Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo, hanno svolto durante l’inverno a Città del capo. La nuova missione li ha portati a sistemare un orfanatrofio che ospita ventotto ragazzi e che versava in condizioni disastrose.
Il gruppo di volontari ha rifatto intonaci e tinteggiato l’edificio, sistemato le scale interne e i controsoffitti, sistemato o sostituito infissi porte e serrature, rifatto completamente bagni e docce e tutto l’impianto idraulico dotando l’edificio di tre pannelli solari. Sono stati rifatti tutto l’impianto elettrico, la lavanderia, i pavimenti dell’edificio e i rivestimenti della cucina; è stata messa a norma la scala esterna e ripiastrellato il cortile: insomma, un restyling completo che ha reso irriconoscibile l’edificio facendolo divenire un luogo dignitoso e piacevole per i ragazzi che ci vivono.
Dopo la ristrutturazione sono anche stati arredati gli spazi con camere nuove per i ragazzi ed elettrodomestici necessari come frigoriferi e lavatrici. Il diario che è ormai divenuta una tradizione racconta nelle parole di Ilario Fanelli, responsabile del gruppo, i giorni vissuti nella Lawrence Hause, il procedere dei lavori e l’esperienza di vita fatta durante la missione.
Un racconto che permette di far vivere un po’ di quello che i volontari hanno vissuto e che racconta giorno per giorno le difficoltà, la fatica, le preoccupazioni di un impegno importante, ma soprattutto la gioia dell’incontro e di vedere sorridere dei ragazzi che nella loro vita hanno già incontrato tanta sofferenza.
Raffaella Bondio
LE MISSIONI AFRICANE DI MURATELLO: UNA CASA PER ORFANI
NAVE, Lunedì, 20 Febbraio 2012
Sono tornati da poco dal Sud Africa con un’altra missione portata a buon fine: sono i volontari del Gruppo missionario di Muratello coordinato da Ilario Fanelli. Un mese di lavoro a Città del Capo per sistemare e rendere un luogo dignitoso dove vivere la “Lawrence House”: un orfanatrofio dove attualmente sono ospitati ventotto giovani dai 9 ai 18 anni.
La casa per gli orfani
La casa che ospita questi ragazzi era in uno stato di degrado e i volontari hanno dovuto fare molto: rifare impianto elettrico e idraulico, tetto e grondaie, rifare l’intonaco e tinteggiare muri e soffitti, sostituire porte e finestre. Inoltre, sono stati rinnovati gli arredi: letti, armadi, sala studio e cucina.
In questa casa, ragazzi di paesi e etnie diverse, magari anche in conflitto tra loro, convivono e crescono insieme aiutandosi a vicenda, fanciulli che hanno alle spalle storie difficili e che in questa casa hanno trovato serenità. Si sentono storie drammatiche dalla bocca di questi bambini e ragazzi che nella loro breve vita hanno già vissuto esperienze devastanti, come una ragazza che quando è arrivata, scappando dal suo paese di origine, aveva visto uccidere sotto i suoi occhi i genitori.
Arrivata nella casa di Città del Capo, ci è voluto tutto l’amore delle persone che vivono con questi ragazzi per far sì che questa giovane credesse ancora nella vita, ricominciasse a mangiare e a fare le cose più semplici e riprendesse piano piano a vivere. Un’esperienza diversa dagli altri viaggi in Africa, racconta Ilario, una città ricca e diversa dagli altri paesi che li ha accolti: il gruppo ha già realizzato progetti in Mali, Angola, Tanzania e Mozambico, ma all’interno della Lawrence House si respira l’aria di quell’Africa che fa innamorare tanti missionari e che dà tanto a chi va in questa terra pensando di portare qualcosa e torna arricchito.
Raffaella Bondio
IL GRUPPO MURATELLO CHIEDE AIUTO PER IL SUD AFRICA
NAVE, Mercoledì, 16 novembre 2011Lavorano da anni in Italia e all’estero dando il loro aiuto a chi glielo chiede: sono i volontari del “GRUPPO MISSIONARIO MURATELLO”.
L’ultima esperienza li ha portati nella parrocchia di Uracoa, in Venezuela, dove ha realizzato una Scuola Professionale formata da aule didattiche (elettrico, agraria, computer, cucina, cucito, bricolage …), chiesetta con sacrestia, direzione, segreteria, sala riunioni, biblioteca, infermeria, bagni maschili, femminili e per i professori, per un totale di oltre 500 metri quadri di copertura.
Una missione non senza difficoltà che l’ha portato a tornare in Venezuela per terminare i lavori. Nonostante le difficoltà, già da tempo sta pensando al prossimo intervento e il suo responsabile, Ilario Fanelli, con la moglie Rosanna sono stati a fine ottobre per un sopralluogo a Città del Capo, in Sud Africa, dove si svolgerà la prossima missione. Qui a gennaio, durante la pausa dalle lezioni dei bambini sudafricani, il gruppo di volontari andrà a sistemare un orfanatrofio dove attualmente sono ospitati ventotto giovani dai 9 ai 18 anni.
La casa che li ospita è in uno stato di degrado e dal sopralluogo si è visto che c’è molto da fare. Bisogna rifare impianto elettrico e idrico, tetto e grondaie, muri e soffitti, porte e finestre e serve rinnovare gli arredi necessari: letti, armadi, sala studio, cucina.
L’obiettivo è quello di dare a questi ragazzi un posto dignitoso dove vivere, ma le spese da sostenere saranno molte e questa volta il gruppo non può spedire i container con il materiale dall’Italia perché i costi della dogana sono troppo alti. Dovranno quindi comprare tutto ciò che serve per la ristrutturazione sul posto e per questo diventa ancora più necessario l’aiuto di ogni persona.
Soprattutto in questo periodo che si avvicina al Natale arrivano tramite posta molte richieste di fondi per molte nobili cause; allora questa è un’idea in più per aiutare persone del nostro territorio a dare una mano a chi ha bisogno, con la possibilità di parlare con i responsabili della missione e avere riscontri diretti su ciò che verrà realizzato. Per informazioni si può parlare direttamente con Ilario Fanelli allo 030.2530775.
Il gruppo ha anche un sito internet www.gruppomissionario.it.
Le coordinate bancarie attive presso la banca di Credito Cooperativo Brescia, nella sede di Nave, sono: IT12 B086 9254 8000 0000 0019437.
Raffaella Bondio
Edizione: Martedì 1 novembre 2011Nave: In un diario la missione di Ilario Fanelli
NAVE «Se facendo il bene sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio». Ilario Fanelli, responsabile del «Gruppo Missionario Muratello» di Nave inizia così il suo diario, citando una frase tratta dalla Prima lettera di San Pietro Apostolo. L'espressione non è casuale ma ben focalizza le difficoltà che i volontari hanno affrontato nel realizzare a Uracoa in Venezuela una scuola professionale, intitolata a San Carlo Borromeo. Il diario dal titolo «Giacheira maraisa», scelto nella lingua degli indios della comunità (significa «Ciao amico»).
La parrocchia di Uracoa è gestita da padre David che regge una comunità religiosa di oltre 5 mila Kmq., con una presenza di 13mila cristiani sparsi in 39 comunità.
La fatica letteraria di Ilario Fanelli, con presentazione del prof. Paolo Ortolani, ricostruisce la storia della grande struttura, progettata dal geometra Angelo Solini, l'architetto Luisa Dordoni e una schiera di volontari andati e venuti da Uracoa per seguire passo dopo passo i lavori.
Il progetto della nuova scuola è frutto di un lavoro sinergico tra il Gruppo Missionario Muratello, la Parrocchia S. Maria Crocifissa di Rosa e l'Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo Onlus. Per realizzare l'opera hanno lavorato una trentina di volontari per circa 1.000 giorni.
Edizione: Giovedì 29 Luglio 2010
Nave: il Gruppo missionario ha dieci anni
NAVE: Festeggia 10 anni di vita il Gruppo Missionario Muratello: due lustri in cui i volontari hanno dedicato gran parte del “tempo libero” per aiutare concretamente popolazioni in ogni angolo della terra, costruendo opere di prima necessità quali scuole, strutture sanitarie, case di accoglienza per ragazzi di strada, chiese e locali per religiosi.
Il Gruppo, guidato dall'instancabile Ilario Fanelli, ha mosso i primi passi nel 1994 quando sei volontari aderirono al progetto Mali Gavardo: Sandra Bresciani, Vittorio Bragaglio, Alfredo Graziotti, Giancarlo Silvestri, Francesco Saleri e Ilario Fanelli. Nel gennaio 2000 si forma un gruppo autonomo e affronta la prima sfida, la missione in Angola, dove viene completato un Centro professionale Piamartino di 1500 mq. Nello stesso anno, in Croazia, il gruppo muratellese collabora con la Caritas Bresciana per costruire una casa destinata ad una famiglia numerosa.
Dopo una pausa dovuta a motivi di salute del capogruppo, l'associazione si rimette in moto nel 2003 completando il Centro professionale di Luanda (Angola) dove più di mille studenti vivono e lavorano. L'annata seguente è caratterizzata dall'intervento in Romania a Satu-Mare dove i volontari navensi,chiamati da don Antonio Rossi dell'associazione Chiese dell'Est, realizzano la Casa di accoglienza per bambine abbandonate. L'anno dopo in Tanzania, a Dodoma, si procede a migliorare il Villaggio della Speranza che i volontari di Bagnolo Mella hanno realizzato per combattere la piaga dell'Aids.
Nel 2006 è la Russia ad ospitare i volontari: a Luga, nonostante difficoltà burocratiche pazzesche, realizzano una Casa Francescana per ospitare i ragazzi e le ragazze abbandonate. Nel 2007 l'Arcivescovo di Nampula (Mozambico) chiede espressamente aiuto al Gruppo volontari di Murtello per realizzare una scuola e alloggi per docenti: 1400 mq di copertura che i navensi offriranno con gioia, lasciando quasi ultimata la grande struttura in modo che siano i locali a... «sentirla loro».
Nel 2008 ad Huambo, in Angola, viene eretta una casa per ragazze e un piccolo convento con chiesetta, progetto cofinanziato con l'Agenzia Scalabriniana e la Parrocchia di S. Maria Crocifissa di Rosa dove opera don Francesco Baiguini, ex parroco di Muratello.
Nel 2009, sempre dai Padri Scalabriniani, giunge la richiesta di aiuto per realizzare a Nampula (Mozambico) una casa che ospiti giovani abbandonati. Anche in questo caso, con aiuto di manodopera locale che viene addestrata nelle tecniche di costruzione e manutenzione, il Gruppo Missionario Muratello realizza gran parte della struttura e lascia che venga ultimata dalle maestranze locali.
I momenti di... pausa sono dedicati a Nave: gli ambienti parrocchiali di Muratello, la sede della Caritas, l'Oratorio S. Francesco, la scuola materna «Don Giuseppe David», le chiese di Muratello, il sagrato …
ort.
Edizione: Domenica 28 Febbraio 2010
NAVE UNA SCUOLA PER URACOAIl Grupo missionario di Muratello è impegnato con Don David, parroco della città venezuelana, a realizzare una struttura per l’insegnamento delle professioni
MURATELLO DI NAVE Don David, parroco di Uracoa, è giunto a Nave appositamente dal Venezuela per incontrare i volontari del Gruppo missionario Muratello che si sono resi disponibili ad accogliere una sua specifica richiesta: costruire laggiù una scuola professionale per ragazzi, ragazze, adulti e indios che vivono sul delta dell'Orinoco, una struttura educativa indispensabile per apprendere una professione e affrontare il futuro con minori difficoltà e migliori prospettive.
Don David è un giovane sacerdote che da poco più di un anno è responsabile della parrocchia di San Carlo Borromeo di Uracoa, ben 38 comunità con una popolazione di oltre 40 mila persone, fra le quali anche indios che vivono proprio sul grande fiume Orinoco. Si tratta di gente povera, sempre più misera man mano ci si allontana dai grandi centri abitati e dalle risorse agricole che la terra presenta.
Rivolgendosi ai volontari in un misto di italiano-spagnolo tradotto, quando era difficile comprenderlo, dall'altro sacerdote don Onorio, vicario della parrocchia di S. Crocifissa di Rosa che in Venezuela ha operato a lungo, don David ha espresso viva riconoscenza per l'impegno che i volonterosi laici navensi hanno assunto e ha presentato le caratteristiche e le difficoltà, di natura burocratica, amministrativa, logistica che il lavoro comporterà.
Ilario Fanelli, coordinatore del Gruppo missionario Muratello, ha voluto espressamente questo incontro per far comprendere ai volontari le caratteristiche del luogo, la scelta di operare in periodi che evitino il caldo umido della zona, i deli-cati rapporti politico-amministrativi di Uracoa, le caratteristiche delle popolazioni locali e l'intenzione di rispettare, come sempre avviene, la loro cultura, le loro tradizioni, coinvolgendo manodopera locale affinché l'intervento sia apprezzato e sentito come “proprio” dalla popolazione.
La scuola professionale San Carlo Borromeo, progetto promosso dal Gruppo missionario Muratello, dalla Parrocchia S. Maria Crocifissa di Rosa di Brescia, dall'Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo sviluppo, si estenderà su una su-perficie di 500 mq e comprenderà aule didattiche riservate alle discipline insegnate (agraria, computer, cucina, bricolage, falegnameria, cucito, scuola elettricisti), una chiesetta, direzione, segreteria, sala riunioni, biblioteca, infermeria e bagni. Rappresenterà un punto di riferimento prezioso per l'associazione per l'educazione popolare che in Venezuela si batte per un riscatto umano e sociale a favore delle popolazioni povere di quella regione (Monagas).
I volontari hanno rivolto molte domande al sacerdote venezuelano: non sono mancate perplessità circa la tempistica, l'organizzazione locale, la capacità di procurare materiali; spetterà ora alle parti stabilire concretamente il da farsi tenendo conto che spesso il Gruppo Missionario Muratello ha saputo destreggiarsi con abnegazione e coraggio fra i meandri e le pastoie burocratiche che rallentavano il cammino. Ci sarà insomma da... rimboccarsi le maniche, ma non è cosa che spaventa i navensi; opportuno sembra invece un aiuto da parte di chi potrà venire incontro alle spese previste tenendo conto che si tratta di lavoratori che mettono a disposizione tempo e denaro personale per lavorare in terra di missione. Chi vorrà aiutarli nell'intento potrà rivolgersi a don Francesco Baiguini (Parrocchia S. Maria Crocifissa di Rosa a Brescia) oppure al Gruppo missionario Muratello via Ventura 1 Nave o all'agenzia Scalabriniana per la Cooperazione e lo sviluppo. Informazioni ulteriori si potranno trovare sul sito www.gruppomissionario.it.
ort.
Edizione: Sabato 16 gennaio 2010 - Sezione:VALTROMPIA E LUMEZZANE
Tre mesi fa, a metà ottobre, i volontari del Gruppo Missionario Muratello sono rientrati da Nampula (Mozambico) dove hanno contribuito a realizzare la casa di accoglienza “San Francesco Saverio”: si tratta di una struttura di 600mq. necessaria per i padri missionari scalabriniani divisa in tre zone: la prima comprendente quattro camere con altrettanti bagni, una chiesetta, sala da pranzo, ripostiglio, bagno, dispensa, sala riunioni, lavanderia e stireria; la zona centrale è dotata di sala accoglienza, un bagno, tre uffici e la terza è dotata di un grande salone destinato ad accogliere e fungere da scuola per i corsi di cucito (femmine) e agraria (maschi) destinati ai tanti giovani che saranno accolti dalla strada. Un grande e largo porticato proteggerà dal sole e dalle piogge e l’entrata è stata abbellita da una aiuola .
Come sempre accade anche questa “avventura” verrà presto … narrata in una pubblicazione dal coordinatore del gruppo, Ilario Fanelli, che già si è segnalato per aver tracciato, in significativi “diari”, le attività ed esperienze maturate dal Gruppo Missionario Muratello in varie parti del mondo.
In questo periodo il gruppo si è già attivato per preparare il nuovo impegno che caratterizzerà l’annata 2010 dei volontari navensi (volontari in senso assoluto dal momento che si pagano tutto, dal viaggio ai materiali inviati sul posto tramite container!).
Il nuovo progetto, promosso insieme alla Parrocchia S. Maria Crocifissa di Rosa e all’Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo Onlus, prevede la realizzazione di una scuola professionale a Uracoa (Venezuela) nel prossimo autunno, verso ottobre-novembre quando solitamente il tempo è stabile e non caratterizzato da piogge fastidiose. Anche in questo caso i volontari andranno a realizzare una struttura che consenta a ragazzi e ragazze, anche indios, che vivono sull’affluente del grande fiume Orinoco, di imparare una professione in grado di garantire autonomia e una vita meno difficile.
“L’istruzione è fondamentale per il loro futuro, - dice Fanelli- ed è un diritto per tutti i giovani; senza adeguata formazione non potranno mai sottrarsi alla miseria che li circonda.”
La scuola professionale, che verrà intestata a San Carlo Borromeo, è una grande struttura progettata dal geom. Angelo Solini e dall’arch. Luisa Dordoni tecnici che già si sono prestati gratuitamente per altre simili opere costruite dal Gruppo Missionario Muratello; comprende aule didattiche (nelle quali verranno proposte le lezioni di agraria, cucina, cucito, bricolage, corsi di computer e per elettricisti) chiesetta con sacrestia, magazzino, segreteria, sala riunioni, direzione, infermeria, biblioteca, bagni, per un totale di 500 mq. di copertura. Realizzata con la collaborazione del Comune di Uracoa, che ha messo a disposizione il terreno, verrà a costare quasi 200 mila euro ed è inutile dire che … servono fondi!
Chi volesse contribuire generosamente per la realizzazione della Scuola professionale San Carlo Borromeo potrà versare il suo contributo al Parroco don Francesco Baiguini (Parrocchia S. Maria Crocifissa di Rosa) o al vicario don Onorio, al Gruppo Missionario Muratello (IBAN IT 02 E 08692 54800 000000015759 Banca di Credito Cooperativo di Brescia) o all’Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione e lo Sviluppo (IBAN IT 90 D 06225 60160 100 000000476 Cassa di Risparmio di Padova Rovigo) specificando “Causale Gruppo Missionario Muratello”
Per seguire su internet l’attività dei volontari missionari laici navensi, il cui recapito è Ilario Fanelli via Ventura, 1 - 25075 Nave, si può utilizzare il sito www.gruppomissionario.it
ort.
Carissimi Ilario e "Legione Bresciana" del Gruppo Muratello,
A tutti e ad ognuno in particolare voglio esprimere il mio ringraziamento per l’opera compiuta, per la seconda volta, qui a Nampula (Mozambico).
Ho voluto venire da Città del Capo (Sud Africa) per incontrarvi e per dirvi grazie di persona.
La mia lotta per salvare e sviluppare questa zona ha trovato in voi i più validi collaboratori.
Per merito del vostro lavoro un P. Haitiano e un chierico di teologia messicano (P. Arlain Pierre e Ch. Ahuizotl Ulises Cruz Monte) arriveranno tra poco per appoggiare il lavoro del Missionario Scalabriniano P. Rodenei Sierpinski.
Anche se a volte la mentalità e la cultura diverse, l'efficienza e la capacita lavorativa italiana confrontata con l'inesperienza locale ci portano a divergenze di opinioni, vi posso garantire che il vostro intervento e' stato apprezzato da tutti, e noi, che quotidianamente ci confrontiamo con questi problemi ne trarremo benefici in futuro.
Quello che avete fatto, in poco tempo, per me sa più di “miracolo" che la ricostruzione dal terremoto dell'Aquila. Scherzi a parte, grazie ancora. Ci consola il fatto che noi missionari non siamo dei Mammoth solitari, ma che il popolo di Dio e di coloro che seguono la Sua Parola è vasto, a volte sconosciuto e non fa rumore.
Oggi, grazie a voi, c'e' il nuovo Centro parrocchiale di S. Francesco. Seguiranno altre opere di carattere sociale e pastorale, come e' sempre stato fatto dai nostri missionari.
In qualsiasi parte del mondo Dio vi condurrà, sappiate che a Nampula e a Città del Capo avrete sempre degli amici che ringraziano Dio di avervi messi sulla loro strada.
Di nuovo grazie e che Dio vi benedica.
P. Mario Tessarotto, es P. Rodenei Sierpinski, cs
Nampula 10 Novembre 2009
LA VOCE DEL POPOLO
Edizione: N. 31 – Venerdì 31 luglio 2009
Sezione: PAESI E PARROCCHIE VALTROMPIA
Muratello di Nave Mandato Missionario
Giovani volontari in Mozambico
di Paolo Ortolani
Nella parrocchiale di San Francesco, nel corso della Messa delle 10.30, si è svolta domenica 12 luglio la "cerimonia del mandato, il rito dell'invio e la consegna della S. Croce" al Gruppo Missionario Muratello che presto partirà per il Mozambico per realizzare,in collaborazione con l'Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo sviluppo, un centro da destinare alle attività di bambini e giovani a Nampula.
Nel corso della cerimonia, allietata dal coro di cattolici del Ghana, padre Mario Toffari ha rivolto parole di elogio ai volontari "coraggiosi testimoni dell'amore di Cristo che sono pronti a condividere il segno della passione e sofferenza divina per trasformarle in gioia di resurrezione e testimonianza concreta del Vangelo". I volontari sono: Gianluca Beltrami (Brescia), Ilario Benoni (Nave), Luciano Bravo (Muratello), Dario Cantoni (Villaggio Sereno), Rosanna Carilli (Muratello), Gianrico Casola (Caino), Ilario Fanelli (Muratello), Silvana Gatta (Muratello),Riccardo Graziotti (Muratello), Cristoforo Pacchiani (Bossico), Dario Pangrazzi (Nave), Francesco Saleri (Muratello), Obaldo Schiavo (Muratello) e Renato Spagnoli (Nave).
Nel corso della cerimonia è stato letto un messaggio del vescovo Monari che "assicura al Gruppo Missionario Muratello il suo ricordo nella preghiera, invocando la benedizione del Signore su quanti sono impegnati nel servizio missionario per l'annuncio del Vangelo". Significativa la lettera inviata da Nampula da padre Rodenei Sierpinski, missionario scalabriniano dell'Arcidiocesi di Nampula, che ricorda i "preziosi frutti già lasciati dai volontari navensi nella precedente missione che prevedeva la costruzione della scuola di Muripothana frequentata attualmente da 1500 studenti: "Ora tornate per una seconda, importante missione, conclude padre Sierpinski, per dotare Nampula di un'opera importante, il progetto San Francesco Saverio, che migliorerà la situazione dei sacerdoti locali e dei bambini bisognosi che verranno accolti nella nuova struttura: grazie di cuore per questa straordinaria generosità e disponibilità". Le informazioni si possono trovare sul sito www.gruppomissionario.it.
Edizione: Giovedì 16 luglio 2009 - Sezione:VALTROMPIA E LUMEZZANE
Nave – «Cerimonia del Mandato»
per i missionari in Mozambico
NAVE Nella chiesa parrocchiale di San Francesco, a Muratello di Nave, durante la Messa di domenica scorsasi è svolta la «Cerimonia del mandato» per il Gruppo Missionario Muratello, che presto partirà per il Mozambico per realizzare, con l'Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo sviluppo, un centro da destinare alle attività di bambini e giovani a Nampula.
Nel corso della suggestiva cerimonia, allietata dal potente e travolgente coro di cattolici del Ghana, è stato letto un messaggio del Vescovo di Brescia Luciano Monaci che «assicura al Gruppo Missionario il Suo ricordo nella preghiera, invocando la benedizione del Signore su quanti sono impegnati nel servizio missionario per l'annuncio del Vangelo». Significativa anche la lettera inviata da padre Rodenei Sierpinski, missionario scalabriniano dell'Arcidiocesi di Nampula, che ricorda i «preziosi frutti già lasciati dai volontari navensi nella precedente missione per la costruzione della scuola di Muripothana» frequentata ora da 1.500 studenti. ort.
Edizione: Domenica 12 luglio 2009 - Sezione:VALTROMPIA E LUMEZZANE
NAVE Oggi l'investitura del Gruppo Missionario
Questa mattina, durante la Messa delle 10.30, nella chiesa parrocchiale di San Francesco a Muratello di Nave, è prevista la cerimonia del «mandato», ovvero dell'investitura ufficiale che il Gruppo Missionario Muratello riceverà per recarsi in set-tembre a Nampula, Mozambico, a costruire una casa di accoglienza per ragazzi e ragazze di strada.
Edizione: Sabato 20 Giugno 2009 - Sezione:VALTROMPIA E LUMEZZANE
NAVE Casa di accoglienza in Mozambico
Sta sorgendo a Nampula grazie all’impegno del Gruppo Missionario Muratello
MURATELLO Di NAVE Costruire una casa di accoglienza per ragazzi e ragazze di strada in Africa, esattamente a Nampula, in Mozambico: è il nuovo impegno che il Gruppo Missionario Muratello, affiancato dall'Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione e lo sviluppo e dalla Parrocchia S. Maria Crocifissa di Rosa di Brescia, si è assunto e realizzerà a breve in un luogo dove bambini e bambine sono preda di avidi e abietti individui che non esitano ad utilizzarli per un turpe traffico di organi.
La casa di accoglienza, quasi 600 metri quadrati di copertura, progettata dall'arch. Luisa Dordoni e dal geom. Angelo Solini, sarà intitolata a «San Francesco Saverio» e comprenderà tre zone: nella prima troveranno posto 4 camere con bagno, chiesetta, sala pranzo, ripostiglio, sala riunioni, dispensa, lavanderia e stireria; nella seconda zona sono
previsti tre uffici, un bagno ed una sala accoglienza, mentre nella terza ala sarà disponibile un grande salone con relativi servizi nel quale i ragazzi saranno accolti ed istruiti attraverso corsi di cucito (destinati alle ragazze) e di agraria (rivolti ai maschi).
Un largo porticato proteggerà inoltre dal sole e dalle grandi piogge. I missionari Scalabriniani operanti in zona aiuteranno questi giovani a crescere garantendo una istruzione indispensabile per un roseo futuro e una vita dignitosa nella dura realtà di Nampula.
Il costo di realizzazione della struttura si aggira intorno ai 220mila euro ed il Gruppo Missionario Muratello, che ha già all'attivo gesti di solidarietà compiuti in varie parti del mondo, conta sulla generosità e solidarietà di chi può donare qualcosa per alleviare le difficoltà di questi giovani mozambicani.
Chi volesse può versare contributi (fiscalmente detraibili dal reddito) attraverso conti correnti intestati a Gruppo Missionario Muratello (IBAN IT 02 E 08692 54800 000000015759 Banca Credito Cooperativo di Brescia) oppure ASCS (IBAN IT 90 D 06225 60160 100 000000476 Cassa Risparmio di Padova e Rovigo (specificando causale Gruppo Missionario Muratello) o su C/c postale n. 62388863 intestato ad associazione ASCS specificando "causale Gruppo Missionario Muratello."
Raccolgono offerte anche don Francesco Baiguini, parroco della parrocchia S. Maria Crocifissa di Rosa a Brescia e tutti i volontari che fanno capo ad Ilario Fanelli nel Gruppo Missionario Muratello di via Ventura 1 25075 a Nave. Chi vuol saperne di più può trovare inoltre aggiornamenti sul sito www.gruppomissionario.it.
I container per la nuova "missione" sono già partiti: a settembre lo faranno i volontari che si pagano anche il viaggio.
Sperare nella Provvidenza, di questi tempi, è doveroso, almeno finché ci saranno uomini di buona volontà pronti ad aiutare chi non ha nulla.
Il gruppo navense fa scuola. ort.
Edizione: Sabato 27 Dicembre 2008 - Sezione:VALTROMPIA E LUMEZZANE
Nave « Un fiore per il domani» in Angola
Raccolte in un diario le esperienze del Gruppo Missionario Muratello a Tchilonga-Huambo
NAVE «Un fiore per il domani» è il diario che il Gruppo Missionario Muratello ha stilato, giorno per giorno, per raccontare l'ennesimo atto di generosità compiuto la scorsa estate durante la costruzione della casa di accoglienza per ragazze di Tchílonga-Huambo, in Angola.
Ilario Fanelli, coordinatore del gruppo, è ormai esperto nel sintetizzare quanto è stato fatto, mettendo su carta, gli sforzi, le difficoltà, le fatiche, le ansie, i travagli di una esperienza lavorativa apprezzata tanto da far dire alla suora Priora del convento che «l'aiuto ricevuto dal Gruppo Missionario Muratello è stato una vera grazia del Signore perché abbiamo riconosciuto e sperimentato in voi dei veri messaggeri di pace. Ci avete aiutato a costruire un edificio materiale ed avete collaborato con Dio all'edificio spirituale di questo popolo».
Il diario che i missionari laici di Muratello hanno scritto è un esempio del loro modo di fare: poche parole per descrivere condizioni di vita, difficoltà logistiche, imprevisti che capovolgono spesso una programmazione attenta e funzionante, ma non impediscono al gruppo di far fronte all'impresa che viene puntualmente portata a termine. Sono i fatti a dar ragione alla loro preziosa opera quando, dopo un mese laborioso, diventa reale una costruzione di 550 metri quadrati nella quale potranno essere ospitate 30 bambine e le suore che le assistono. La casa è stata chiamata «Un fiore per il domani» perché le piccole ospiti, per poter crescere, imparare a leggere e scrivere, una professione, farsi una famiglia, hanno bisogno di un tetto sicuro, serenità e amore.
La Parrocchia S. Francesco di Muratello ormai conosciuta nel mondo intero proprio per la generosità del Gruppo Missionario deve essere fiera di questi volontari che, con la collaborazione della Parrocchia S. Maria Crocifissa di Rosa cara a don Francesco, l'aiuto della Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo e di alcuni generosi sponsor hanno portato a termine quanto promesso nella cerimonia del «Mandato» accogliendo l'invito di don Giuseppe, parroco di Muratello, ad «essere contenti non solo per quanto viene costruito, ma soprattutto per la gioia che verrà data ai fratelli bisognosi di tutto». Per saperne di più www.gruppomissionario.it ort.
Edizione: 19/08/2008 sezione:VALTROMPIA E LUMEZZANE
Volontari del gruppo missionario in Angola per cooperare alla realizzazione di una casa di accoglienza per bambine.
Il gruppo dei volontari del Gruppo missionario di Muratello di Nave impegnati in Angola
Nave, muratellesi costruttori di:“Un fiore per il Domani”
MURATELLO DI NAVE
Poco prima di ferragosto sono rientrati dall’Angola i volontari del Gruppo Missionario Muratello, impegnati - in collaborazione con la Parrocchia S. Maria Crocifissa di Rosa, l’ A.S.C.S. (Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo) e lo S.C:A.I.P. (Servizio Collaborazione Assistenza Piamartino), nella realizzazione di una casa-accoglienza che possa ospitare una trentina di bambine e le Suore che ne seguono la crescita.
L’ampia struttura, chiamata “Un fiore per il domani” è ubicata a Tchilonga, villaggio posto a 1.800 metri sul livello del mare, distante una trentina di km da Huambo, cittadina alla quale si deve far riferimento per ricevere i necessari aiuti.
Purtroppo la strada per raggiungere Tchilonga è impervia e, specialmente nei periodi in cui imperversano i monsoni, diventa impraticabile: “La stagione delle piogge - dice Ilario Fanelli, responsabile dei volontari navensi - si è protratta più a lungo del solito, oltre la metà di maggio, impedendo all’ex fratello piamartino Eugenio Pini, che agiva sul posto e si è ammalato di malaria, di portare a termine la prima parte del lavoro. L’abbiamo fatto noi coinvolgendo nell’operazione una trentina di persone locali che volentieri si sono impegnate per realizzare l’imponente struttura (oltre 500 mq), che comprenderà ambienti destinati all’accoglienza delle bambine e delle Suore”.
“La casa-accoglienza - continua - prevede infatti una sezione dedicata al convento delle religiose messicane della congregazione “Icas“ (chiesetta, 5 camerette con bagni, sala pranzo,cucina con dispensa,) ma anche 5 camere, dotate di bagni, capaci di ospitare 6 bimbe ciascuna, una sala studio, una sala accoglienza con bagno autonomo per ricevere i parenti, una infermeria e locali per lavanderia e stireria”
Le giovani arrivano dai 14 villaggi sparpagliati nella zona, ambienti miseri, capanne che non hanno né luce né acqua. Vengono ospitate perché sarebbero costrette a compiere a piedi viaggi faticosi di molti chilometri, con il pericolo dei serpenti a sonagli che infestano la zona. Ecco l’importanza di avere un ambiente sicuro e accogliente, appunto “Un fiore per il domani” nel quale istruirsi, sottrarsi alla miseria e alla violenza circostanti, assicurarsi un avvenire migliore.
“Abbiamo lavorato per un mese - conclude Fanelli - e lasciato a buon punto la costruzione che potrà essere ora completata da Eugenio con l’aiuto degli operai locali, ai quali abbiamo assicurato ulteriori tre mesi di stipendio. E’ una formula che ultimamente stiamo adottando nelle nostre “missioni“ e che consente da un lato l’impegno dei nativi per completare un’opera che sentono particolarmente cara perché costruita con le loro mani e all’altro di lasciare il materiale a disposizione (quello che si utilizza normalmente in un cantiere, come betoniere, attrezzi di lavoro, carriole, ponteggi, ecc), affinché la gente del posto venga stimolata a costituire una piccola impresa che si impegni in altre costruzioni”.
“A noi - conclude il volontario navense - resta la soddisfazione di aver contribuito a raccogliere, tramite sponsor e generosi operatori, la cifra consistente(oltre 150mila euro) in grado di assicurare la costruzione della bella casa di accoglienza e del piccolo convento con la chiesetta, intitolata alla famiglia Baiguini, i genitori di don Francesco, ex parroco di Muratello ed ora della generosa parrocchia S. Maria Crocifissa di Rosa di Brescia che ci ha aiutato nell’impresa”.
Durante le settimane di lavoro i volontari bresciani hanno ricevuto la visita di delegati governativi che hanno vivamente apprezzato il loro impegno. Visita anche da parte del Vescovo locale che avrebbe già richiesto un prossimo impegno da dedicare all’ospedale di Huambo, struttura in pessime condizioni che dovrebbe ricevere sovvenzioni attraverso l’associazione Cuore Amico.
Lo stesso Vescovo ha segnalato come i mesi più indicati per affrontare questo compito siano quelli che vanno da maggio a settembre, evitando le piogge che portano malattie come tifo, colera e soprattutto malaria, ancora capace di stroncare numerose vite (in Angola è difficile arrivare a 50 anni di età) “A proposito di sovvenzioni - conclude Ilario Fanelli - dobbiamo ringraziare chi ci ha aiutato economicamente e chi ci ha sostenuto, anticipando contributi sinora promessi dalla Cei e da Civiltà Bresciana, che speriamo vivamente siano confermati”.
Chi volesse aiutare economicamente il Gruppo Missionario Muratello può farlo versando eventuali offerte sul conto corrente IBAN IT 02 E 08692 54800 000000015759 Banca Credito Cooperativo di Brescia. Informazioni sul sito www.gruppomissionario.it oppure
via e-mail ilario.fanelli@tin.it.
Ort.
Carissimi Don Francesco e Ilario,
Qui vi ricordiamo con tanta gratitudine.
Mi sembra... doveroso dirvi che, quando Madre Florença e Manuela sono tornate a casa dall'aeroporto, la prima ha detto: "Sono commossa di aver visto la serenità e la cordialità di tutti i volontari" e la seconda: "É la prima volta che conosco dei veri volontari". E se lo dice lei che normalmente ha a che fare con chi passa da qui, ci si può credere.
Io mi limito a pensare e dire: "Ma che bravi"! e a godere dentro di me per noi e per voi tutti.
Un'ammirazione e un GRAZIE speciale per te, don Francesco, e per te Ilario, senza dimenticare tutti gli altri.
Un abbraccio per tutti.
Suor Antonia e tutte le sorelle.
Agosto 2008
Oggetto:Un libro che mi fa tremare il cuore
Caro Ilario,
Questo pomeriggio ho ricevuto il pacco da parte tua. Sono stata molto commossa per il libro mandato e ho già cominciato a leggerlo. C’è un capitolo dove ho trovato questo parole “il silenzio che uccide”. Io direi anche l’indifferenza che uccide.
L’indifferenza di tutti coloro che possono fare qualcosa di più e non lo fanno, che hanno il potere nelle loro mani e lo usano solo per i loro interessi. Ciò che fate voi è meraviglioso. Io sono accanto a voi con tutto il cuore e sono onorata di far parte dal vostro gruppo. Vi accompagno con le mie preghiere e in questo modo sono accanto a voi. Voi mi avete insegnato che quando c’è l’amore tutto è possibile. Da tanti anni voi avete dimostrato questo. Avete fatto sorridere di nuovo i bambini che si sono dimenticati di sorridere. Li avete accolti con il cuore e con le braccia aperte. Io mi sento molto fortunata di avervi conosciuti e siate sicuri che vi porto per sempre nel mio cuore. Gli avete ridato la speranza in un futuro migliore quando la speranza sembrava che non ci fosse più. Fare una scuola è un progetto molto grandioso, ma voi, con la vostra energia, con il vostro amore per quelli che sono più sfortunati nel mondo, con la vostra fede riuscirete a realizzare questo ampio progetto. Dio vi ha scelti perché ha letto nei vostri cuori e ha visto la vostra disponibilità nel mettersi nel Suo servizio. Siate, dunque anche voi gli strumenti nelle Sue mani e fate questa opera per i suoi figli prediletti.
Io vi ringrazio con tutto il mio cuore anche per tutto ciò che avete fatto per i bimbi della Romania e per quelli che vivono nella povertà.
Vi abbraccio e vi auguro Buona fortuna!
Con affetto,
Mariana Ghergu
Romania 2008
Edizione: 13/07/2008 Sezione:VALTROMPIA E LUMEZZANE
Sono partiti per Tchilonga, in Angola, i volontari del Gruppo Missionario Muratello
Nave pianta il suo “Fiore per il domani”
Il progetto prevede la costruzione di una casa di accoglienza per giovani
Mamme.
NAVE
Sono partiti puntuali alle 15 di ieri i volontari del Gruppo Missionario Muratello che, per un mese, saranno impegnati in Angola, precisamente a Tchilonga, a costruire una casa di accoglienza per bambine e un piccolo convento che ospiterà le quattro Suore che si occuperanno della loro educazione e crescita.
L’invito a compiere questa ennesima opera di solidarietà era arrivato ad Ilario Fanelli, responsabile del gruppo muratellese, direttamente dall’Arcivescovo di Huambo mons. Josè de Queiros Alves e dalla madre superiora del monastero trappista, suor Florença Calumbo: “Fra i 14 villaggi che circondano Tchilonga, alcuni abitati da 100 persone altri da circa un migliaio, ci sono notevoli differenze economiche e socio-culturali: più sviluppati appaiono quelli che sono collocati sulla strada che porta alla capitale della provincia (Huambo) mentre più arretrati quelli situati sull’altopiano che raggiunge quasi i 2.000 metri d’altezza. Dopo oltre 30 anni di guerriglia la situazione di questi villaggi è caratterizzata da estrema povertà e miseria, una economia basata su agricoltura di sussistenza spesso insufficiente a soddisfare i minimi bisogni della gente, una vacanza di assistenza medica e di scolarizzazione assoluta con un grado di istruzione che raramente consente ai ragazzi di frequentare le prime classi elementari”.
Le ragazze di 14/15 anni sono già mamme e a 25/30 anni sono sfiancate da varie maternità, con una mortalità infantile elevatissima.
Ecco allora la richiesta di aiuto rivolta al Gruppo Missionario Muratello: costruire un collegio per poter strappare all’ignoranza e alla miseria queste bambine che, attraverso l’aiuto di alcune religiose, potrebbero ricevere in questa casa assistenza, cure ed educazione. “Come potevamo dir di no ad una simile richiesta” è stato il primo commento di Ilario Fanelli che stabilito il periodo adatto all’impresa ha iniziato la raccolta di adesioni di personale disponibile (una quindicina i volontari protagonisti dell’esperienza); la raccolta di materiale da inviare in Angola; i rapporti collaborativi con l’Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo. Ecco allora nascere il progetto per costruire “Un fiore per il domani”: cosi infatti si chiamerà la casa nella quale giovani ragazze troveranno l’aiuto di quattro religiose disposte a vivere accanto a loro. I volontari del Gruppo Missionario Muratello sono partiti con grande entusiasmo per questa ulteriore esperienza, consci che “c’è più gioia nel dare che nel ricevere”. Qualche apprensione, al solito, c’è stata sul piano burocratico, con i permessi e le autorizzazioni giunte solo all’ultimo minuto. Sarebbe troppo auspicare che, in futuro, almeno la parte burocratica venisse favorita (da chi può farlo) nei confronti di persone che, completamente a spese proprie, sacrificando denaro e giornate di ferie, partono per aiutare fratelli in difficoltà? Ort.
Edizione:14/06/2008 sezione: VALTROMPIA E LUMEZZANE
IL GRUPPO MISSIONARIO NAVENSE RIPARTE PER L’AFRICA
Da Muratello all’ Angola per costruire la casa dell’ accoglienza.
MURATELLO DI NAVE - Si è svolta nella chiesa dedicata a S. Francesco la cerimonia del mandato, ovvero il rito della consegna delle S. Croci ai volontari del Gruppo Missionario Muratello che, fra un mese, partiranno nuovamente per l’Africa (destin-azione Tchilonga - Huambo in Angola) per realizzare una casa di accoglienza ed un piccolo convento nella diocesi dell’ arcivescovo mons. Josè de Queirôs Alves.
L’iniziativa, svolta con la collaborazione dell’Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo sviluppo nella persona di padre Domenico Colossi, vede due Parrocchie coinvolte (S. Francesco d’Assisi di Muratello e S. Maria Crocifissa di Rosa), dal momento che l’impegno iniziale era stato assunto dal parroco don Francesco Baiguini, in seguito passato da Muratello alla parrocchia cittadina.
Nel corso della suggestiva cerimonia l’attuale parroco di Muratello, don Giuseppe Mombelli, ha segnalato come il gruppo missionario muratellese rappresenti in questa impresa l’intera Chiesa Bresciana: “Siate le mani e i piedi di Cristo in terra d’Africa, sorretti dai patroni S. Francesco Saverio e S. Teresa del Bambin Gesù. Siate le frecce dell’amore in Comunione profonda con i fratelli africani”.
Don Mombelli ha letto il saluto e la benedizione del nostro Vescovo Monari rivolta al Gruppo Missionario Muratello, così come la missiva delle Suore africane che, a migliaia di chilometri di distanza, pregavano in sintonia con chi riceveva la croce di Cristo.
Padre Domenico Colossi ha voluto ringraziare i volontari a nome degli Scalabrini: “Se la Parrocchia di Muratello è conosciuta nel mondo intero lo deve a questi generosi amici che hanno risposto all’invito di Gesù, aiutando chi ha bisogno, testimoniando con il lavoro, la preghiera e le opere il loro essere cristiani”.
La pattuglia che si appresta all’ennesima ... avventura è composta da don Francesco Baiguini, Ilario Benoni, Luciano Bravo, Dario Cantoni, Rosanna Carilli, Gianrico Casola, Ilario Fanelli, Silvana Gatta, Riccardo Graziotti, Cristoforo Pacchiani, Gianfranco Pasotti, Giuseppe Rossetti, Francesco Saleri, Luigi Schiavi, Daria Schiavi, Ubaldo Schiavo e Umberto Zola.
A nome degli amici Dario Cantoni ha ripetuto all’assemblea, ricevendo un convincente applauso:“Noi partiamo perché i fratelli africani hanno bisogno di noi e noi di loro, perché crediamo nella vita che è veramente tale solo se la si dona, perché la nostra gioia sia anche la loro gioia e sia gioia piena, perché vogliamo amare non solo a parole, ma con la vita, perché voi ci mandate e Cristo è con noi”.
ort.
(Nella foto il plastico del progetto Huambo in Angola)
VALTROMPIA – Muratello di Nave – 11/01/2008
Sono tornati meno di quattro mesi fa dal Mozambico e già provano il….mal d’Africa, tanto da partire nuovamente per il continente nero per preparare una nuova missione umanitaria. Parliamo del Gruppo Missionario Muratello che, nel mese di settembre 2007, guidato dal coordinatore Ilario Fanelli, si recò a Nampula per costruire una scuola in grado di aiutare la crescita, morale e fisica, di tanti giovani altrimenti abbandonati sulle strade, preda di gente senza scrupoli che li fa sparire per venderne organi!
Raccogliendo l’invito di mon.Tomè, Arcivescovo di Nampula, i volontari muratellesi non si sono fatti pregare, aiutati nel compito dalla…Provvidenza (benefattori, sponsor, amici) con offerte grandi e piccole (citiamo solo il gesto e le parole di Sofia, una bimba che ha rinunciato alle bomboniere della sua prima comunione per offrire il controvalore… ”in cambio del sorriso di un bambino che avrà forse la possibilità di un futuro grazie al lavoro del Gruppo Missionario Muratello”.
Ecco allora che l’impegno di Rosanna, Ilario, Luisa, padre Domenico, Riccardo, Dario, Giuseppe, Luciano, Dario J., Gianrico, Luigi, Francesco, Obaldo, Renato, aiutati da manodopera locale entusiasta di collaborare e avere un riscontro economico tanto utile, si concentra sulla realizzazione della scuola attesa da tempo, una scuola nella savana che sorge come per incanto, nonostante le difficoltà, i ritardi dei container, le lungaggini burocratiche, i visti e i permessi, i tempi… lunghi della vita africana, del resto già sperimentata dal gruppo in altre missioni. In cambio di questi sacrifici una straordinaria esperienza umana, i sorrisi e la gioia, la bontà e felicità di gente poverissima, dipinta soprattutto sui volti dei bambini, nei loro gesti, nel gioco o nel ringraziamento per un biscotto ricevuto in dono. L’esperienza sarà raccontata in un volumetto di prossima pubblicazione che si intitola proprio “Una scuola nella savana”, diario che Ilario Fanelli e i suoi collaboratori ormai stilano tradizionalmente al termine delle loro… missioni, come è avvenuto per le opere di volontariato svolte in Africa, ma anche in Romania e Russia.
La scuola ha già 1760 iscritti e consentirà di ricevere istruzione, imparare un lavoro, sottrarsi alla miseria. Questa, per il gruppo muratellese, è una grande soddisfazione e la… molla per far scattare l’ennesimo atto d’amore, rivolto ai fratelli africani dell’Angola, a Huambo dove si impegneranno nella costruzione di una casa-villaggio che ospiterà studenti e suore che offrono assistenza a ragazzi che abitano in villaggi lontani e sperduti, una costruzione di circa 480 mq. con costi che dovrebbero aggirarsi in circa 250 mila euro. Una piccola delegazione del Gruppo Missionario Muratello (c’è anche l’ex parroco di Muratello don Francesco Baiguini) partirà il 19 gennaio per l’Angola per accertarsi di quanto c’è da fare, dei mezzi a disposizione e di quanto c’è da spedire perché manca in loco. Poi riferirà al gruppo che senz’altro, dopo aver ricevuto il “mandato”, partirà in estate per realizzare la nuova struttura, missionari laici che testimoniano sul campo, accanto a fratelli che hanno bisogno di aiuto, l’amore e la solidarietà indicate nel Vangelo.
Chi volesse saperne di più sull’esperienza, partecipare o mettere a disposizione varie forme di aiuto può contattare Ilario Fanelli collegandosi telefonicamente (030-2530775) o sul sito del gruppo www.gruppomissionario.it / e-mail: Ilario.fanelli@tin.it (ort.)
VALTROMPIA – Muratello di Nave – 25/07/2007
Attraverso una cerimonia semplice, ma significativa, svoltasi nella chiesa di S. Francesco durante la Messa festiva delle 10,30, il Gruppo Missionario Muratello ha ricevuto domenica 22 luglio, il “mandato” per testimoniare l’apostolato che l’associazione presieduta da Ilario Fanelli andrà a svolgere in Mozambico in collaborazione con l’ A.S.C.S. (Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo sviluppo): costruire a Nampula, città di 300 mila abitanti, capoluogo dell’omonima provincia settentrionale del Mozambico, una scuola in grado di ospitare 1500 bambini.
L’iniziativa, caldeggiata dallo stesso Arcivescovo di Nampula, mons. Tomè Makhweliha, è stata concordata in questi mesi fra lo stesso Arcivescovo e il Gruppo Missionario Muratello, con una rappresentativa navense che ha verificato in loco il da farsi: il progetto consiste nella realizzazione di 11 aule, della presidenza, segreteria, aula insegnanti, magazzino, bagni maschili e femminili, bagni per docenti, ecc. per un totale di 1400 mq. di copertura. La scelta di realizzare la scuola è stata spiegata con l’esigenza di dare una istruzione a tutti i bambini poiché “l’istruzione offrirà ai piccoli la chiave per avere un futuro e senza l’istruzione non potranno mai sottrarsi alla miseria e alla violenza di cui sono vittime”. C’è da segnalare infatti che a Nampula i bambini spesso… scompaiono; si parla di traffico di minori e traffico d’organi ed in genere i bambini, specialmente quelli incustoditi, orfani che trascorrono intere giornate in solitudine senza che nessuno si curi di loro sono le vittime principali di questi autentici abomini.
“Ecco perché abbiamo scelto di costruire la scuola, - dicono i volontari - segnalando che - ogni bambino che riusciremo ad aiutare sarà una vita che cambierà, un volto che muterà espressione, che comincerà a sorridere”…”.
Il Gruppo Missionario Muratello non nasconde le difficoltà dell’opera che andrà a svolgere nel prossimo mese di settembre, in Mozambico, ma confida, come sempre, nella Provvidenza, nella preghiera e nel sostegno generoso di tanti amici.
Benedicendo le croci consegnate ai volontari il parroco di Muratello, don Francesco Baiguini, li ha esortati ad “essere testimoni coraggiosi dell’amore di Dio, portatori della Parola e operai del Vangelo.” Dal canto loro i volontari (Luciano Bravo, Dario Cantoni, Rosanna Carilli, Gianrico Casola, padre Domenico Colossi, Luisa Dordoni, Giuseppe Drera, Ilario Fanelli, Riccardo Graziotti, Dario Pangrazzi, Luigi Penocchio, Giuseppe Rossetti, Francesco Saleri, Obaldo Schiavo, Renato Spagnoli) hanno espresso al parroco e a don Avelino, sacerdote di Nampula presente a Muratello in queste settimane, la gioia di “testimoniare non a parole, ma con il lavoro la parola di Dio in questa esperienza in Mozambico, aderendo all’invito evangelico ... la vigna è grande e gli operai pochi .”
C’è da sottolineare che il “progetto Nampula” sostenuto dal Gruppo Missionario Muratello (costo di realizzazione 250 mila euro) ha già ricevuto aiuti da parte di generosi sostenitori, specialmente donazioni di materiale (beni, attrezzature, porte, sanitari, ecc.) inviati a destinazione via container.
Chi volesse contribuire con offerte in denaro può utilizzare un bonifico (cassa di risparmio di Padova e Rovigo c/c n°100000000476 Cin: D Abi 06225 Cab 60160 causale: progetto Nampula o vaglia postale intestato ad Associazione A.S.C.S. c/c n°62388863 causale progetto Nampula o rivolgersi a padre Domenico Colossi (030.2091926 – 338.9943765) o al Gruppo Missionario Muratello (Banca Credito Cooperativo di Brescia sede Nave c/c 15759/49 Abi 08692 Cab 54800 Cin K causale progetto Nampula). Tutte le offerte sono deducibili dalle denunce Irpef e Irpeg, basta indicare codice fiscale e/o IVA con indirizzo.
(ort.)
2 agosto 2006
“Il grazie di Luga a Muratello”
VALTROMPIA - Muratello di Nave- Vladimir Bakunev, sindaco di Luga, cittadina russa di 50 mila abitanti che dista un centinaio di km da S. Pietroburgo, ha ringraziato domenica, nel corso della Messa solenne delle 10,30 il gruppo Missionario Muratello che, nel mese di luglio, ha trascorso tre settimane impegnandosi nel completamento di una casa –famiglia destinata ai bambini.
Nel corso della cerimonia religiosa, officiata da padre Fiorenzo Emilio Reati e dal parroco muratellese don Francesco Baiguini, il primo cittadino di Luga e la responsabile della casa-famiglia, signora Liudmilla, hanno esposto, con evidente commozione, il ringraziamento della loro comunità per il generoso ed efficace intervento svolto da una quindicina di volontari.
Padre Fiorenzo Reati, del Convento francescano di Villa di Gargnano, lavora da anni a Luga, città che si segnala per l’alto indice di povertà, alcolismo, delinquenza, prostituzione, disoccupazione; sono molti i bambini che vivono di stenti sulla strada e proprio dedicandosi a questi piccoli padre Fiorenzo ha raccolto aiuti dall’associazione Casa famiglia della città di Luga, dalla Caritas e da associazioni come quella del Gruppo Missionario Muratello guidata da Ilario Fanelli. “E’ stata la Provvidenza, ha detto il sacerdote, a farmi incontrare questi volontari che hanno stupito la città per l’impegno, la professionalità, la dedizione e la generosità; la struttura è quasi ultimata e basteranno alcuni ritocchi per renderla disponibile ai bambini che vi potranno trascorrere anche la notte.”
E’ intenzione di padre Fiorenzo creare anche le condizioni per una attività professionale (pizzeria) che aiuti i giovani ad inserirsi nella realtà lavorativa locale.
Il sindaco di Luga,Vladimir Bakunev, ha avuto parole di elogio per i missionari laici venuti da Muratello, ha sottolineato come la Russia attraversi un periodo difficile e che gesti di solidarietà come questi non verranno mai scordati; anche Liudmilla ha definito il gruppo come “ mani di Dio che si donano a chi ha bisogno”, e nelle parole della responsabile della casa famiglia di Luga c’era il grazie riconoscente che tanti piccoli rivolgono ai volontari navensi.
Don Francesco Baiguini, parroco che ha partecipato all’esperienza, ha segnalato l’estrema povertà e indigenza della popolazione di Luga, soprattutto di bambini e anziani che muoiono di fame e ha rivolto alla comunità di S. Francesco l’invito a non dimenticare questi e altri fratelli in Cristo bisognosi di aiuto. Ilario Fanelli, coordinatore del Gruppo Missionario Muratello, che in questi anni ha operato ovunque ci fosse bisogno (dal Mali alla Croazia, dall’Angola alla Romania e alla Tanzania) ci ha voluto sottolineare l’amalgama del gruppo che ha superato intralci burocratici e tecnici, gli sforzi sostenuti ( si pagano le spese di viaggio, alcuni scelgono le ferie per poter svolgere queste missioni laiche) e ha ringraziato chi è accanto, con la preghiera e con le offerte, all’associazione che si può contattare sul sito www.gruppomissionario.it o telefonicamente 030-2530775. (ort.)
27 giugno 2006
“Una casa dei francescani a Luga”VALTROMPIA –NAVE – Il Gruppo Missionario Muratello, associazione di volontari laici che agiscono con grande disponibilità e generosità ovunque ci sia bisogno (hanno alle spalle esperienze lavorative a Kiremba, in Croazia, in Angola, in Romania, in Tanzania), sta per intraprendere l’ennesima “missione”: a fine giugno una quindicina di volontari infatti partirà per Luga, piccola cittadina russa posta nelle vicinanze di San Pietroburgo, per impegnarsi nel completamento di una casa gestita da frati francescani. Attualmente la costruzione presenta solo i muri esterni ed il tetto: mancano le pareti interne,le solette e i pavimenti,i bagni e tutti gli impianti (elettrico, idraulico, riscaldamento) così come i serramenti, le porte e le finestre e tutto quanto l’arredo necessario per ospitare i bambini, ovvero letti, materassi, cuscini coperte, tavoli sedie, stoviglie e anche materiale didattico, dai quaderni alle penne e matite …
“Fra le tante richieste che abbiamo ricevuto, ci dice Ilario Fanelli, responsabile del Gruppo Missionario Muratello, abbiamo deciso di offrire l’aiuto a frate Fiorenzo Reati, responsabile del centro di Luga,aiutandolo a completare una struttura che gli consentirà di portare aiuto ai tantissimi bambini di strada e orfani che si rivolgono a lui e ne hanno estremo bisogno. Si tratta di piccoli che hanno bisogno di tutto: dal cibo agli affetti, da un sorriso e di una buona parola per un futuro migliore all’istruzione.”
Anche se….il mal d’Africa si fa sentire e le tariffe dei voli aerei…lievitano paurosamente, i volontari muratellesi (che si pagano tutto…autonomi al 100%) hanno optato dunque per questa “operazione Luga” con entusiasmo e domenica 25 giugno, durante la Messa delle 10,30 nella chiesa parrocchiale di S. Francesco, hanno ricevuto dalle mani di don Simpliciano Olgiati, francescano padre guardiano superiore del Convento S. Gaetano in Brescia il “ mandato e le S. Croci”, che li accreditano come missionari laici in terra di Russia .
L’elenco dei partenti comprende don Francesco Baiguini (Parroco di Muratello) Pietro Bagaglio (Muratello) Luciano Bravo (Muratello) Dario Cantoni (Villaggio Sereno) Rosanna Carilli (Muratello) Gianrico Casola (Caino) Giuseppe Drera (Muratello) Ilario Fanelli (Muratello) Silvana Gatta (Muratello) Riccardo Graziotti (Muratello) Giuseppe Rossetti (Nave) Obaldo Schiavo (Muratello) Renato Spagnoli (Nave) Giordano Taddei (Muratello).
Un saluto ed una benedizione speciale al Gruppo Missionario Muratello sono venuti dal Vescovo Giulio Sanguineti, mentre Dario Cantoni, a nome dei volontari, ha segnalato che “partiamo perché crediamo nella vita che è veramente tale solo se la si dona, perché non solo loro hanno bisogno di noi, ma noi di loro, perché vogliamo amare con la vita non con le parole, perchè la nostra gioia sia la loro gioia..”
Ricordiamo che il Gruppo Missionario Muratello (recapito e segreteria presso Ilario Fanelli 030-2530775, o www.gruppomissionario.it ) è collegato con la Caritas bresciana (Commissione laici di impegno missionario) e lo S.C.A.I.P. (Servizio Collaborazione Assistenza Internazionale Piamartino). Chi volesse effettuare offerte al gruppo tramite banca lo può fare alla Banca Credito Cooperativo Brescia, sede Nave utilizzando c/c 15759/45 ABI08692 CAB 54800 intestato al Gruppo Missionario Muratello.
Di alcune esperienze di volontariato effettuate nel recente passato il Gruppo Missionario Muratello ha relazionato in significative pubblicazioni, autentici diari-testimonianza quali “Appunti angolani”, ”Venite e Vedrete”, “Villaggio della Speranza” che si possono richiedere al responsabile Ilario Fanelli.
(ort.)
4 aprile 2006
“Il gruppo missionario fa tappa in Russia”
VALTROMPIA – Muratello di Nave – Sarà Luga, piccola cittadina posta nelle vicinanze di San Pietroburgo, in Russia, la prossima…. meta del Gruppo Missionario Muratello, il nutrito e affiatato nucleo di volontari laici che in questi anni si è distinto in opere di solidarietà concreta a favore di chi soffre, svolte nel Mali, in Tanzania, nell’ex Yugoslavia e Romania.
A Luga il gruppo muratellese (che comprende amici sparsi un po’ ovunque) guidato come sempre da Ilario Fanelli “si occuperà di costruire una casa, gestita da frati francescani, che ospiterà ragazzi di strada, giovani abbandonati che non hanno un rifugio per dormine nemmeno in inverno, quando la temperatura scende a - 30 gradi”. La costruzione si svilupperà su due piani: al piano terra due grandi stanze serviranno da cucina e sala da pranzo (e riunioni) mentre al primo piano saranno costruite camere, con relativi bagni, in grado di ospitare 40/50 ragazzi che dormiranno in letti a castello. L’iniziativa dovrebbe concretarsi ai primi di settembre e in queste settimane si stanno freneticamente procurando i permessi necessari, lottando, come sempre, con una burocrazia infinita che mette a dura prova (senza sinora riuscire a sconfiggerla) la generosità della nostra gente.
Prima della partenza vi sarà, come sempre, la cerimonia del “mandato”, ovvero la consegna della croce ai volontari; ricordiamo volentieri che il Gruppo Missionario Muratello è inserito nello SCAIP (Servizio Collaborazione Assistenza Internazionale Piamartino) una Onlus (organizzazione che non ha fini di lucro) ammessa al sostegno recentemente offerto attraverso la destinazione del 5x1000: in pratica ogni cittadino potrà destinare una quota dell’imposta sul reddito 2005, senza alcun costo aggiuntivo, limitandosi a mettere la firma nel riquadro dedicato al sostegno del volontariato e scrivendo il codice fiscale SCAIP che è 98009900170.
“Chiunque può aderire al Gruppo Missionario Muratello, dice Ilario Fanelli, poiché siamo aperti a tutte le persone di buona volontà che intendono lavorare per una causa giusta, che ci lascia nel cuore sentimenti indelebili e meravigliosi, come testimoniano coloro che hanno vissuto l’esperienza di donarsi agli altri. Le regole del gruppo sono il rispetto e la collaborazione, fare comunione, non denigrare il lavoro svolto da chi è vicino, inserirsi con discrezione negli ambienti in cui è attesa la nostra opera, vivere insomma il Vangelo e sperimentare che c’è più gioia nel dare che nel ricevere.”
Il Gruppo Missionario Muratello ha sintetizzato alcune esperienze di lavoro attraverso la pubblicazione di filmati e libri: ricordiamo “Appunti Angolani” di Sergio Bettinzoli , “Venite e vedrete” (lavoro in Romania) e “Il Villaggio della speranza”(Tanzania) due pubblicazioni curate da Ilario Fanelli. Il materiale può essere richiesto (030-2530775) insieme agli aggiornamenti del gruppo presenti sul sito www.gruppomissionario.it oppure ilario.fanelli@tin.it
(ort.)
Edizione 14 marzo 2006 – pag. 28
Regalare un futuro a chi non ce l’ha
A Muratello di Nave da diversi anni vive e lavoro il “Gruppo Missionario Muratello”: un gruppo di persone gratuitamente e volontariamente dedite ai bisogni del prossimo, vicino e lontano che sia. La scelta delle persone da aiutare avviene a secondo delle necessità e delle proposte che giungono al gruppo: perciò da un’esperienza di lavoro e cooperazione in Romania si passa alle opere nell’africa della Tanzania, sapendo che sono sempre i bambini i protagonisti della storia, sono sempre le loro sofferenze, accettate con serenità, a colpirci, a stringere in una morsa il nostro stomaco, a farci riflettere sulle nostre liti, sul nostro modo di vivere, di correre, di agitarsi, di sprecare risorse materiali e morali”.
L’esperienza in Romania nasce quasi per caso: uno dei fondatori, Ilario Fanelli, raccoglie alcune informazioni sulla situazione di estrema povertà ed emarginazione dei ragazzi e ragazze della Romania e, scovando fra le pieghe infinite della solidarietà, riesce a trovare un gruppo di volontari di San Paolo (“Chiese dell’Est” di cui vi abbiamo già parlato alcune settimane fa) già avvisati su questo progetto. Il Gruppo Missionario Muratello decide di fare la sua parte e la Provvidenza li impegna in un progetto importante: Suor Rosalia, una suora che da molti anni lavora nella realtà rumena, chiede aiuto per la costruzione di “una casa di accoglienza per ragazze abbandonate e orfani, figlie di Dio … il giorno da noi, la sera a casa, e per i casi più disperati, i più brutti, (e sono tanti) con noi giorno e notte, una cinquantina di letti…” I volontari del Gruppo intraprendono quest’avventura riuscendo presto a portare a termine l’operato, regalando a queste ragazze un sorriso e un posto sicuro dove allontanarsi dalle difficoltà familiari. Tra gli altri interventi del Gruppo di Muratello, anche sul nostro territorio, l’ultima in ordine di tempo è sicuramente la Tanzania al Viaggio della Speranza di Dodoma che accoglie bambini e bambine orfani di padre e di madre, ammalati sieropositivi. Per curarli, istruirli, e dare loro una famiglia e tanto affatto. Insieme al gruppo “Amici delle Missioni” (di cui vi raccontammo la storia e le attività alcuni mesi fa), il Gruppo di Ilario Fanelli ha ultimato la grande struttura del Villaggio che ora ospita più di cento bambini e cura 450 bimbi che vivono nel loro ambiente familiare. Ricordiamo che in Tanzania, stanno aumentando i casi di donne, in età fertile, con infezione di Hiv, e quindi aumenterebbero anche i neonati infetti, ma il centro “maternità sicura”, costruito dai volontari nel Villaggio della Speranza, aiuta le donne a partorire e ad accudire il proprio figlio senza trasmettergli il virus e quindi dando alla luce un bimbo totalmente sano. Poi la solidarietà diventa una grande rete di incontri, di scambi, di bisogni da soddisfare e di occasioni da non perdere. Così tante altre e tanto diverse saranno le esperienze che porteranno questi allegri volontari in giro per il mondo a costruire futuri diversi, ed è sempre bello sapere che c’è qualcuno che tutto questo lo fa con un sorriso sulle labbra e una gioia nel cuore. Per le eventuali offerte si può utilizzare un bollettino postale (versamento sul c.c. 12053252 intestato a S.C.A.I.P. (Servizio Collaborazione Assistenza Internazionale Piamartino) Via E. Ferri, 91 – 25123 Brescia, indicando come causale Gruppo Missionario Muratello – comunicando il proprio codice fiscale, Vi verrà inviata regolare ricevuta per il recupero dei redditi) oppure versando la cifra sul c/c n.15759/45 alla Banca di Credito Cooperativo di Brescia – Sede Nave (Abi 086923 - Cab 54800) intestato sempre al Gruppo Missionario Muratello.
Per informazioni ed altro scrivere a ilario.fanelli@tin.it oppure visionare il sito www.gruppomissionario.it . Il Gruppo è comunque aperto a tutte le persone di buona volontà che volessero partecipare direttamente come volontario ai lavori che verranno programmati.
Silvana Salvadori
Mercoledì 28 dicembre 2005
A Muratello di Nave i volontari hanno ridipinto gratuitamente
l’intero stabile dell’oratorio
Il gruppo missionario si dà... alla pittura
L’oratorio di Muratello di Nave, oggetto delle cure del Gruppo Missionario parrocchiale
MURATELLO DI NAVE
Il Gruppo Missionario Muratello, in attesa di scegliere il prossimo impegno di volontariato (Africa o Romania), che vedrà gli associati protagonisti nel 2006, non è stato con le mani in mano. Per non arrugginirsi ha recentemente dipinto (gratuitamente) l’intero stabile dell’Oratorio nuovo e della Scuola materna parrocchiale «Don Giuseppe David». Un compito, assolto con dedizione e professionalità, che ha richiesto ben 450 ore di volontariato e che è stato apprezzato dall’intera comunità. «Ora stonano le parti non tinteggiate del vecchio Oratorio, della casa del curato e della chiesetta...» ha segnalato scherzosamente (ma non troppo) il parroco don Francesco Baiguini ringraziando questi e tanti altri volontari. Il ringraziamento del parroco si è esteso infatti anche a quanti operano attivamente e silenziosamente in parrocchia occupandosi delle pulizie della chiesa, dell’oratorio, baristi, sacristi, catechisti, i genitori del curato don Luciano e tutti coloro che sono sempre disponibili alle manutenzioni e alla vigilanza delle strutture oratoriane (aule di catechismo, campi sportivi, chiese). Un grazie va anche a chi promuove una intensa attività nell’ambito del Coordinamento Caritas della Valle del Garza, adulti, ma anche giovani stimolati a offrire attenzione, sensibilità e impegno per tanti fratelli che vivono situazioni di disagio e di bisogno.
ort.
BAGNOLO Suor Rosaria è Commendatore, padre Vincenzo Grand’ufficiale
Onorificenze ai missionari
Lina Agnelli
BAGNOLO Giovedì 30 giugno 2005
Quella suor Rosaria dal ciuffo ribelle, del «Villaggio della speranza» a Dodoma, Tanzania, è Commendatore. E padre Vincenzo Borselli, bagnolese, pure lui missionario con suor Rosaria, è Grande ufficiale. Lo sono dal 2 di giugno per volere di Carlo Azeglio Ciampi che, nell’occasione della Festa della Repubblica, ha conferito trecento onorificenze dell’Ordine della Stella della Solidarietà. Così tra i nomi di diplomatici, economisti, arcivescovi, musicisti, professori universitari di tutto il mondo, dagli Emirati Arabi Uniti alla Cina sono comparsi su internet anche i nomi dei «nostri», due missionari appunto. Se la cosa coinvolge parecchio il gruppo bagnolese degli «Amici delle missioni» guidato da Gigi Marini, ciò dipende dal fatto che suor Rosaria Gargiuolo e don Vincenzo sono responsabili di quel «Villaggio della speranza» per il quale il gruppo di volontari si sta spendendo anima e corpo dal 2000: e non è finita, naturalmente. D’altronde l’impresa non è assolutamente da poco se dapprima Giovanni Paolo II diede, pure lui, un suo contributo finanziando una delle sei casette del Villaggio, ed ora Carlo Azeglio Ciampi fa diventare Grande ufficiale e Commendatore un prete e una suora coinvolti del tutto nella faccenda. Il motivo di gratificazioni di così alto livello sta proprio nella natura del sogno dei due missionari di costruire un Villaggio in grado di ospitare oltre cento bambini orfani malati di Aids offrendo loro una famiglia, insieme ad assistenza medica ed educazione scolastica. Il sogno poco alla volta ha preso forma e con il determinante contributo degli «Amici» di Gigi Marini, per mille volte in Africa, e con il sostegno di un’ampia rete di solidarietà, quei 50mila metri quadrati di savana donati nel 2000 dal Governo tanzaniano sono diventati le sei casette, il day hospital, la scuola, i servizi centralizzati, la stalla e l’orto più la casa delle suore e quella dei volontari. Ma a dare veramente corpo al sogno sono stati i bambini sempre più numerosi ospitati nel Villaggio. Ora sono 111, prossimi al tetto massimo di 120. E poiché un progetto come quello del «Villaggio della speranza» per espansione naturale è andato ad occupare altri spazi di sogno, oltre ai 111 piccoli ospiti, il Villaggio si prende cura, a domicilio, di circa 400 bimbi che, pure malati allo stesso modo, hanno la fortuna di avere ancora qualche familiare, e insieme agli adulti che, colpiti da Aids si servono delle strutture sanitarie del Villaggio, entro l’anno si pensa di raggiungere i 750 assistiti. Dati impressionanti, e per dare un’ulteriore idea dell’importanza del progetto, basta dire ancora che la Fondazione Clinton ha deciso di fornire per un anno 750 terapie contro l’Aids, corrispondenti a 600mila euro provenienti direttamente dagli States, come battevano le agenzie di stampa a fine aprile. E quella suor Rosaria dal ciuffo ribelle, a Bagnolo nei giorni scorsi, al centro della festa che Gigi Marini e il gruppo «Amici delle missioni» avevano messo in piedi anche per dire grazie agli amici di Muratello rientrati da poco dalla Tanzania, proprio non si dava aria di tutto questo, quasi fosse normalità anche l’incredibile. La spedizione a breve, con tutti i viveri non deperibili che verranno raccolti sabato 2 luglio per l’intera giornata, presso la sede del gruppo in via Circonvallazione, 15: quando anche un pacchetto di pasta diventa una goccia, in un mare di speranza.
VALTROMPIA E LUMEZZANE Pag. 26 Venerdì 17 giugno 2005
Un reparto di maternità costruito in Tanzania dai volontari di MuratelloSONO TORNATI I 23 PARTECIPANTI AL CAMPO DI SOLIDARIETA’
MURATELLO - Sono rientrati dalla Tanzania i 23 volontari del Gruppo Missionario di Muratello volati laggiù, a Dodoma, per prestare aiuto nel completamento di un «Villaggio della speranza» che ospita, ad oggi, 111 bambini nati da mamme che, nella quasi totalità dei casi, sono infette da Hiv. Il gruppo navense, coordinato da Ilario Fanelli, avrebbe dovuto lavorare alla costruzione della scuola destinata a questi piccoli, ma l’urgente necessità di costruire una sezione maternità sicura ha scombinato i piani e, di buon grado, i volontari muratellesi hanno accettato il cambiamento volante predisposto con il consenso dei religiosi e dell’amico Gigi Marini, responsabile del Gruppo Missioni di Bagnolo con il quale Muratello era gemellata. Era infatti urgente ultimare la zona maternità poiché le mamme della Tanzania premono ai cancelli della struttura, retta da suor Rosaria, e portano in grembo bimbi che possono salvarsi solo se viene attuata una rigorosa opera di prevenzione. Nel centro completato il bambino appena nato verrà curato per tre mesi, impedendo alla mamma di allattarlo: eviterà così di essere contagiato dall’Aids e potrà iniziare la sua vita, comunque difficile, senza ulteriori complicazioni. Il lavoro svolto dai volontari di Muratello è stato affrontato con dedizione e impegno: ora i lavoratori locali potranno completare e ultimare le costruzioni sistemate a dovere. Sono stati realizzati impianti elettrici, pareti, finestre, ringhiere, coperture, costruiti tavoli e mensole. Nove ore al giorno di lavoro hanno messo a dura prova i volontari. Ilario Fanelli segnala, orgoglioso, come tutti i volontari abbiano contribuito alla riuscita dell’impresa: certamente qualcuno più di altri ha sofferto e stretto i denti, ma nessuno si è tirato indietro e il lavoro svolto è stato esemplare e apprezzato. Alla stessa stregua il gruppo missionario muratellese ha apprezzato l’opera svolta da suor Rosaria e consorelle». Da parte nostra, conclude Ilario Fanelli, un grazie a chi ci ha generosamente aiutato con contributi e offerte, tante gocce che comunque riempiono… vasi preziosi in grado di dissetare comunità che si accontentano di poco per vivere. Ci restano negli occhi e nel cuore i sorrisi dei bambini, la loro voglia di vivere, di cantare, ballare,la felicità per una caramella. Siamo tornati a casa e già abbiamo altre richieste per aiutare chi soffre in Romania, Centro Africa, Mali,Ghana, Sud Africa… Come faremo a soddisfare tutti? La Provvidenza, com’è sempre avvenuto, ci aiuterà, ma ci servono più volontari che vogliano dedicare un po’ del loro tempo a questi nostri fratelli sfortunati. L’appello è lanciato e come sempre… «la messe è grande e i lavoratori pochi». Ecco i nomi dei volontari: Gianfranco Antonelli, Alfredo Bianchetti, Francesca Bonati, Pietro e Vittorio Bragaglio, Alessandro e Luciano Bravo, Sandra Bresciani, Dario Cantoni, Rosanna Carilli, Giuseppe Drera, Ilario Fanelli, Natale Fenotti, Silvana Gatta, Attilio Marzoli, Gianfranco Pasotti, Luigi Penocchio, Giuseppe Rossetti, Francesco Saleri, Obaldo Schiavo, Giancarlo Silvestri, Luigino Vincenzi, Francesco Zambelli.
ort
Sabato 30 aprile 2005VALTROMPIA E LUMEZZANE
MURATELLO DI NAVE
Oggi pomeriggio, nel corso della Messa prefestiva delle 18,30, 23 membri del Gruppo Missionario Muratello riceveranno il "Mandato", la consegna simbolica della Croce per l’attività di "missionari laici" che andranno a svolgere in Tanzania. È l’ennesimo atto di Fede e generosità di un gruppo, coordinato da Ilario Fanelli, che si è già segnalato più volte per "missioni" svolte sia a Nave che all’estero (il gruppo ha operato in Mali, Angola, Croazia e Romania). Proprio in Romania, a Satu Mare, il Gruppo completò, lo scorso anno, la casa di accoglienza per bambine abbandonate ed orfane, esperienza che venne anche raccontata nel bel libro «Venite e vedrete», impegno… letterario che ad Ilario è costato più sudore che scavare e tirar su muri. Pochi mesi dopo quell’esperienza il Gruppo Missionario Muratello, che ha per motto «Volentieri Volontari, Gesù ama chi dona con gioia, Pace e bene a mani piene», non ha negato l’aiuto ad una richiesta accorata giunta dal gruppo «Amici delle missioni» di Bagnolo Mella, coordinato da Gigi Marini e impegnato nella costruzione del "Villaggio della Speranza" a Dodoma (Tanzania). «Gli amici di Bagnolo - dice Ilario - stanno realizzando un villaggio per accogliere gente,soprattutto bambini, colpita dal grande flagello dell’Aids. La situazione è davvero tragica e, come sempre, vittime innocenti sono centinaia di bambini,molti già orfani. Il progetto che i missionari laici di Muratello hanno accettato è un piccolo contributo per alleviare questa drammatica situazione sanitaria: costruire una scuola per i bimbi in modo che, dopo le cure, possano prepararsi alla vita che li attende». «La costruzione - continua - comprende alcune aule, bagni interni ed esterni, direzione, sala riunioni, uffici e ripostigli, il tutto circondato da funzionali porticati, necessari sotto l’implacabile sole africano. Complessivamente si tratta di 800 mq di copertura. La spesa preventivata si aggira intorno ai 160mila euro». I volontari (Gianfranco Antonelli, Alfredo Bianchetti, Francesca Bonati, Pietro Bragaglio,Vittorio Bragaglio, Alessandro Bravo, Luciano Bravo, Sandra Bresciani, Dario Cantoni, Rosanna Carilli, Giuseppe Drera,Ilario Fanelli, Natale Fenotti, Silvana Gatta, Attilio Marzoli,Gianfranco Pasotti, Luigi Penocchio, Giuseppe Rossetti,Francesco Saleri, Obaldo Schiavo, Giancarlo Silvestri, Luigino Vincenzi, Francesco Zambelli) hanno accolto questo nuovo impegno con gioia, la... Provvidenza (Istituzioni,privati, una signora bresciana particolarmente vicina al gruppo e persino una bimba, Andrea Martina che ha compiuto la prima comunione) hanno fatto pervenire offerte al gruppo che, ricordiamo, oltre al lavoro si paga interamente le spese di viaggio e mantenimento. Chi volesse offrire un aiuto (le offerte sono deducibili dalle denunce Irpef e Irpeg) può farlo attraverso lo Scaip, Servizio collaborazione assistenza internazionale piamartino, organizzazione non governativa riconosciuta dal Ministero degli esteri, citando nella causale Gruppo Missionario Muratello. «Ringraziamo tutti - dice Ilario - perché siamo certi che ogni bambino aiutato avrà la possibilità di cambiare vita, cominciare a sorridere». I volontari del Gruppo Missionario Muratello (che si può contattare via e-mail sul sito www.gruppo missionario.it o ilario.fanelli@tin.it ) partiranno sabato 7 maggio e saranno impegnati sino a fine mese in questa nuova testimonianza di autentica evangelizzazione che si richiama all’invito del Papa Giovanni Paolo II: «E’ necessario ricercare non il bene di una cerchia privilegiata, ma il miglioramento delle condizioni di vita di tutti».
( ort.)
Un libro sull’esperienza di missionariato laico a Satu Mare
Nave, «Venite e vedrete»18.01.2005
Non gli è bastato dedicare all’impegno missionario laico decine di giornate intense, ma ha voluto raccogliere in un diario i "frettolosi appunti" riguardanti l’ultima esperienza in Romania vissuta recentemente dal formidabile gruppo di volontari da lui coordinato. Parliamo di Ilario Fanelli, autentico …motore del Gruppo Missionario Muratello che ha trasferito in un libro intitolato "Venite e vedrete", l’impegno, mantenuto egregiamente, di costruire una casa di accoglienza per bambini a Satu Mare. Non è una prova letteraria, ma una testimonianza, una preghiera scritta, un diario sintetico e intimo di quanto è stato fatto da Ilario e dagli amici che l’hanno accompagnato in questa autentica espressione di missionariato laico, di gioia di donare con gratuità, gioia di essere di aiuto ai fratelli. «Maestro, dove abiti?» chiedevano gli apostoli a Gesù e Lui rispose: «Venite e vedrete». Da queste parole nasce il titolo del racconto: il Gruppo Missionario Muratello è andato, ha visto, ha toccato con mano situazioni che sconvolgono mente e cuore. Il diario ci fa conoscere drammi, povertà, sconvolgenti situazioni nelle quali soffrono soprattutto i bambini; è qualcosa di devastante pensare e constatare come creature innocenti prive di tutto, dagli affetti familiari al necessario per vivere, possano sopportare sofferenze simili. Fra le pagine del libro, curato dalla Tipografia La Cartotecnica di Provaglio d’Iseo e per la fotocomposizione da M&V Nuvolera, una realtà sconvolgente, ma anche un messaggio che ci regala serenità: l’autenticità del messaggio cristiano raccolto e reso testimonianza vera, la semplicità di una esperienza che conferma come il dono sia ricchezza. "Volentieri Volontari" è il motto dei generosi missionari laici muratellesi, gruppo aperto a tutte le persone di buona volontà che vogliano partecipare: informazioni sui siti ilario.fanelli@tin.it o www.gruppomissionario.it (ort.)
Venerdì 12 novembre 2004Costruito un moderno edificio per l’infanzia a Satu Mare grazie all’impegno - finanziario e materiale - del gruppo missionario navense
Una Casa accoglienza in Romania grazie a Muratello
La Casa accoglienza di Satu Mare realizzata grazie ai bresciani
La casa di accoglienza per bambini e bambine abbandonati realizzata dai volontari del gruppo missionario Muratello a Satu Mare (Romania) è finalmente realtà. Una trentina di volontari si erano impegnati la scorsa estate per completare una struttura iniziata (c’erano solo i muri esterni e le solette) ma poi abbandonata per esaurimento di risorse finanziarie. La prima parte del compito (costruite le pareti interne, realizzati pavimenti, bagni, impianti elettrici, idraulici, serramenti e curato l’arredo) non era stata ultimata e il gruppo di Muratello è tornato una seconda volta in Romania, con altri volontari, per completare l’edificio che si sviluppa su tre piani per complessivi 675 metri quadri, dotandolo di locali adibiti a magazzino e caldaia. La struttura si presenta pregevole, tanto che alcuni giornalisti, visitandola, l’hanno descritta sulla stampa locale come "un albergo a tre stelle". Il gruppo missionario di Muratello, coordinato da Ilario Fanelli, aveva raccolto l’appello di suor Rosalia Cardozo attraverso l’associazione Chiese dell’Est presieduta da don Antonio Rossi, promotore degli aiuti indirizzati in quelle zone dove molte famiglie stentano a sopravvivere e i bambini sono i primi a soffrire e pagare pesanti conseguenze fisiche e morali. Suor Rosalia purtroppo non ha fatto in tempo a veder esaudito il suo sogno, aveva chiesto aiuto proprio per realizzare una "Casa" per i piccoli, soprattutto per le bambine spesso abbandonate sulla strada. Ilario Fanelli aveva fatto un sopralluogo con alcuni componenti il gruppo missionario Muratello e, dopo aver constatato la miseria, la sofferenza e le necessità in cui operavano le suore francescane della Misericordia di Satu Mare, aveva preso l’impegno di completare la struttura. Grazie ai finanziamenti ricevuti da don Rossi e da altri generosi amici, il gruppo, in due riprese, non solo ha mantenuto fede alla promessa, ma si è ulteriormente adoperato per raccogliere e portare in Romania strutture funzionali per l’Ospedale di Satu Mare, soprattutto letti e armadietti che hanno sostituito arredi obsoleti. L’esperienza si aggiunge ad altre svolte dal gruppo muratellese in Mali e in Angola, soprattutto per costruire scuole e centri professionali. Il gruppo missionario Muratello ha dunque testimoniato con i fatti fede e opera di evangelizzazione: chi volesse aggiungersi o saperne di più può contattare Ilario Fanelli (030-2530775, ilario.fanelli@tin.it, www.gruppomissionario.it
Ecco l’elenco dei volontari che si sono impegnati nella realizzazione della "Casa del bambino". Da Nave: Giovanni Andreoli, Gian Franco Antonelli, Valeria Bazzana, Ferruccio Bragaglio, Piero Bragaglio, Vittorio Bragaglio, Luciano Bravo, Rosanna Carilli, Gian Battista Crotti, Beppe Drera, Ilario Fanelli, Kristian Gatta, Silvana Gatta, Alfredo Graziotti, Riccardo Graziotti, Gian Franco Pasotti, Angela Ronchi, Peppino Rossetti, Franco Saleri, Obaldo Schiavo, Gian Carlo Silvestri, Renato Spagnoli, Sergio Oscar Stefana, Giordano Taddei, Giuseppe Taddeucci, Umberto Zola. E poi Sandra Bresciani e Dario Cantoni di Brescia, Claudio Bertacchini e Gianrico Casola (Caino), Oreste Lancellotti (Prevalle), Luigino Vincenzi e Francesco Zambelli (Gavardo), Elio Simonelli (Pompiano), Sabrina Peruzzo (Lonato), Luigi Penocchio (Ghedi), Aldo Landrini (Passirano), Anna Casagrande (Pordenone).
(Ort.)
Mercoledì 25 agosto 2004Il Gruppo Missionario a settembre completerà la Casa dei bambini
Nave, volontari in RomaniaLa “Caritas Valle del Garza”, che ha sede a Muratello di Nave in via S. Francesco d’Assisi 22, si mobilita per aiutare il Gruppo Missionario Muratello che, nella seconda metà del mese di settembre, tornerà in Romania, a Satu Mare, per completare l’opera iniziata a maggio: si tratta della costruzione della "Casa dei bambini", una struttura capace di ospitare una cinquantina di piccoli, soprattutto bambine, per toglierli dalla strada. La "Casa dei bambini", gestita dalle suore Teodora, Adriana, Gioia e Sanda diventerà un prezioso punto di riferimento per questi piccoli, che verranno curati, sfamati, vestiti ed istruiti, ricevendo l’affetto che manca nelle famiglie. I componenti del Gruppo Missionario di Muratello, sotto la spinta di don Antonio Rossi, sacerdote 80enne di San Paolo, responsabile dell’associazione Chiese dell’Est, si erano recati a Satu Mare alcuni mesi or sono ed avevano lavorato di buona lena, cercando di completare la struttura solo iniziata e poi abbandonata per mancanza di fondi. Purtroppo le difficoltà e la complessità delle opere da fare avevano impedito al gruppo, capeggiato da Ilario Fanelli, di portare a termine l’opera e si è reso necessario un ritorno in Romania per ultimare la grande mole di lavoro svolta ottenendo attestati di stima e riconoscenza da parte delle autorità religiose e civili del luogo. Proprio per questo motivo la Caritas Valle del Garza si mobilita e lancia un appello alle persone di buona volontà e sensibilità per aiutare i missionari laici muratellesi a completare la "Casa dei bambini", il sogno di suor Rosalia Cardozo, che ha voluto fortemente quest’opera, ma che, morta nel giugno scorso, non ha potuto vederla completamente realizzata. Suor Rosalia era stata a Nave nel gennaio di quest’anno e attorno alla "tenda della Pace" aveva offerto ai giovani la sua testimonianza. Chi volesse offrire aiuto al Gruppo Missionario Muratello, impegnato a Satu Mare con persone che impiegano giornate di ferie per realizzare la casa dei bambini e sostengono spese di viaggio e materiale per la costruzione, può far pervenire le offerte a Ilario Fanelli (030-2530775) o attraverso le Parrocchie o presso la Caritas Valle del Garza, diacono Giovanni Andreoli, che ha sede nell’Oratorio di Muratello (030-2535290) specificando che l’offerta è destinata alla "Casa dei bambini" in Romania.
(Ort.)
Martedì 20 luglio 2004MURATELLO DI NAVE I volontari del gruppo missionario hanno iniziato la costruzione di un centro di accoglienza per l’infanzia in Romania. Una casa per i bimbi di Satu Mare
Sono rientrati a Nave i 30 membri del «Gruppo Missionario Muratello», impegnati nella costruzione di una casa per bambine abbandonate in Romania, a Satu Mare; si tratta di volontari in gran parte navensi, ma anche provenienti dall’intera provincia, molti dei quali hanno impiegato parte delle loro ferie per dedicarsi all’impegno programmato da tempo: «L’idea di andare in Romania - ha detto Ilario Fanelli, coordinatore del Gruppo Missionario Muratello - ci è venuta ascoltando l’appello di suor Rosalia di Romania, attraverso «Chiese dell’Est», associazione presieduta da don Antonio Rossi che ha sovvenzionato le spese sostenute in Romania, mentre altri amici italiani ci hanno donato il materiale utilizzato ed altri ancora ci hanno sostenuto con la preghiera». La richiesta di suor Rosalia, purtroppo colpita da un male incurabile e scomparsa prima di veder realizzato il suo sogno, era un Sos lanciato in favore dei tanti bambini: un appello a costruire una casa nella quale i piccoli potessero trovare alloggio e cura. In realtà la struttura era stata iniziata, ma non c’erano più risorse finanziarie per andare avanti: «Esistevano solo i muri esterni e le solette - ha continuato Fanelli -, ma mancavano pareti interne, pavimenti, bagni, tutti gli impianti, da quello idraulico a quello elettrico, i serramenti, per non parlare di tutto quanto è necessario per ospitare i bambini, dai letti ai materassi, dai cuscini alle sedie fino alle stoviglie ed al materiale scolastico e didattico. Noi ci siamo impegnati ad ultimare l’edificio, raccogliendo in Italia quanto era utile e acquistando sul posto il resto. Purtroppo però la burocrazia non aiuta i volontari; ci sono difficoltà ad ottenere permessi, sembra quasi che l’azione umanitaria non venga vista favorevolmente. A ciò si deve aggiungere la scarsa propensione ad ottenere aiuto dai locali, con la loro mentalità e i diversi atteggiamenti, in netto contrasto con la nostra fretta di far bene». «A tutto questo - secondo Fanelli - va sommato qualche piccolo disguido, qualche contrattempo capitato ai volontari che, morale della favola, non sono riusciti a completare nei tempi previsti il lavoro; il risultato è stato comunque di grande qualità, al punto che qualche giornalista ci ha domandato se costruivamo un albergo a tre stelle, non una casa alloggio per bambine». Parte del Gruppo missionario di Muratello ha già deciso di ritornare a Satu Mare in settembre per ultimare l’opera: «Quello che abbiamo visto - ha concluso il coordinatore del gruppo missionario -, la povertà che si respira, gli occhi di decine di piccoli che non hanno nulla e per i quali la casa sarà un punto di riferimento prezioso, ci stimolano a ultimare la costruzione. Non solo, lavorando in Romania abbiamo avuto modo di vedere altre situazioni critiche nelle quali vive quel popolo e, come cristiani e testimoni di fede, non possiamo far finta di nulla. Cercheremo di aiutarli confidando nella Provvidenza, che sinora ci ha sorretto e guidato nel portare solidarietà a fratelli bisognosi. «I casi difficili - ha proseguito - sono tanti, ne pubblicheremo quanto prima un “resoconto”. Avremmo inoltre intenzione di aiutare le suore che gestiscono la “Casa” delle bambine abbandonate attraverso l’adozione da parte di gruppi, associazioni o enti. Non basterà, infatti, avere un alloggio, servirà preoccuparsi di come dare asilo e poi mantenere i bambini che usufruiranno della struttura, abbandonando finalmente una situazione che li vede vivere allo sbando. Chi volesse aggregarsi al Gruppo missionario, o volesse aiutarlo economicamente può contattare Ilario Fanelli (030-2530775 o e-mail: ilario.fanelli@tin.it) o visitare il sito http: www.gruppomissionario.it.
(Ort)
Sabato 1 maggio 2004
Muratello di Nave: il gruppo missionario verso la Romania
DOMANI IL «MANDATO»
MURATELLO DI NAVE - Domani nella chiesa di S. Francesco d’Assisi, nel corso della Messa delle 17,30, i volontari del Gruppo Missionario Muratello riceveranno il "mandato missionario" per recarsi a testimoniare la loro “fede e solidarietà” concreta in terra di Romania, dove completeranno l’edificio che ospiterà la «Casa di accoglienza per bambini e bambine abbandonati». L’iniziativa, svolta in collaborazione con l’«Associazione Chiese dell’Est», vedrà la partecipazione di una trentina di volontari: mancherà all’appello, e al gruppo, l’amico Giuseppe Zola, prematuramente scomparso poche settimane or sono, ma la sua immagine e la sua generosità resteranno vive nel ricordo di chi parte. Il motto del gruppo muratellese è "Volentieri Volontari". In questo periodo di preparazione al compito che li attende (partiranno a metà maggio) si sono impegnati a raccogliere quanto servirà per realizzare la struttura da destinare ai bambini rumeni, contando sulla Provvidenza e l’aiuto di Istituzioni, Associazioni, privati che ancora possono essere vicini. Per offerte si può utilizzare un bollettino postale (versamento su c.c. 12053252 intestato a S.C.A.I.P. (servizio collaborazione assistenza internazionale Piamartina) via E. Ferri 75 25123 Brescia, indicando come causale: Gruppo Missionario Muratello - Progetto Romania) oppure versando la cifra sul cc n.15759/45 alla Banca Credito Cooperativo di Brescia-sede di Nave (Abi/Cab 08692-54800) intestato sempre al Gruppo Missionario Muratello.
(Ort.)
Giovedì 25 Marzo 2004
La Casa dell'accoglienza in corso di realizzazione a Satu Mare, in Romania
VALTROMPIA E LUMEZZANE - SOS del Gruppo missionario Muratello di Nave, impegnato a completare la struttura di accoglienza di Satu Mare. Occorrono materiali e fondiUna casa per bimbi rumeni
Una casa per i bimbi rumeni
Il loro impegno umanitario si concretizzerà a maggio, ma sin d'ora hanno bisogno d'aiuto. Parliamo del Gruppo Missionario Muratello, una affiatata associazione di volontari laici che, a maggio, si recherà in Romania, a Satu Mare, per completare la costruzione della grande "Casa di accoglienza per bambini abbandonati". Si tratta del completamento di una struttura iniziata, ma non terminata, poiché le suore francescane della Misericordia, impegnate a dare asilo, cibo e istruzione a bimbi abbandonati a se stessi, non hanno più risorse finanziarie. Attualmente ci sono solo i muri esterni e le solette: mancano le parti interne, i bagni, tutti gli impianti (elettrico, idraulico, il riscaldamento, necessario perché d'inverno la temperatura scende anche a meno 26 gradi). Saranno poi necessarie porte, finestre e l'arredo necessario per ospitare una cinquantina di bambini: letti, materassi, cuscini, coperte, tavoli, stoviglie, materiale didattico. In una visita recente, effettuata a Satu Mare (il nome significa letteralmente "grande città") da alcuni componenti del Gruppo Missionario Muratello (vi hanno preso parte Ilario, Giancarlo, Flaviana e Dario) ci si è resi conto delle difficoltà che l'azione umanitaria comporterà: l'impegno finanziario si aggirerà almeno sui 50 mila euro, ma i problemi vanno al di là del puro impegno finanziario; e sono tanti davvero. Innanzitutto c'è da decidere se comperare in loco il materiale necessario o farlo trasportare dall'Italia: poco materiale, soprattutto i sanitari, risulta a buon mercato, il resto costa decisamente troppo; c'è da sottolineare che anche trasferirlo dall'Italia comporterà forti tasse di importazione. Ecco dunque uno dei dilemmi che dovrà essere presto risolto dal coordinatore della spedizione, Ilario Fanelli, aiutato dal sacerdote bresciano don Antonio Rossi, prete responsabile degli aiuti alle Chiese dell'Est. Altro SOS lanciato dai volontari muratellesi riguarda la richiesta di poter disporre di manodopera specializzata (soprattutto muratori, piastrellisti, almeno un idraulico) che si affianchino alla ventina di persone impegnate, in maggio, al completamento della "Casa di accoglienza per bambini abbandonati". L'edificio è grande, si sviluppa su tre piani per complessivi 675 metri quadrati, avrà altri locali adibiti a magazzino e zona caldaia. I volontari, che hanno già esperienza di opere umanitarie realizzate soprattutto in Africa, pensano di poter completare il lavoro in tre settimane: ovvio che sarà più facile se al gruppo si aggiungeranno altri amici generosi e validi. Inutile dire che serviranno anche soldi, denaro da investire in un progetto che, per i missionari laici di Muratello, rappresenta l'obiettivo umanitario da realizzare in questo 2004. " Confidiamo nella Provvidenza - dice Ilario Fanelli; - contatteremo presto aziende, famiglie, istituzioni, cercando di racimolare il necessario. Qualcuno ci ha già anticipato l'intenzione di donare parte del materiale, ma non sappiamo dove collocarla, ci servirebbe un capannone che servisse da magazzino in attesa del trasporto. Busseremo a tutte le porte, senza vergogna, perché ogni bambino che riusciremo ad aiutare sarà una vita che cambierà, un volto che muterà espressione e comincerà, finalmente, a sorridere". Il Gruppo Missionario Muratello, collegato con la Caritas bresciana e lo Scaip (Servizio collaborazione assistenza internazionale Piamartino) si può contattare allo 030/2530775, sul sito www.gruppomissionario.it o via e-mail: ilario.fanelli@tin.it.Ort.
La Caritas della Valle del Garza ha una nuova sede
MURATELLO DI NAVE
24 Settembre 2003
NAVE - Ha una nuova sede la Caritas dell’Unità pastorale «Valle del Garza», che comprende Cortine, Muratello, Nave e Caino. È quella realizzata nella calda estate 2003 da una rappresentanza del Gruppo Missionario Muratello: Piero, G. Carlo, Franco, Vittorio, Ferruccio, Jonny, Natale, Gianfranco, Peppino e dal diacono Giovanni che per l’occasione si è autodefinito «magùt specializzato» e tanti altri occasionali. È proprio il diacono Giovanni Andreoli che segnala nel notiziario parrocchiale «Pace e Bene» il completamento di questa sede nei 75 metri quadrati resi disponibili all’interno dello stabile che ospita già la scuola materna parrocchiale, con una entrata completamente autonoma, separata dal complesso didattico. La soluzione ha ottenuto il parere favorevole del parroco don Francesco e del responsabile della Caritas diocesana don Pier Antonio Bodini che, d’accordo con il vescovo, ha devoluto al progetto un consistente ed indispensabile aiuto economico: 10mila euro in tutto che sono andati a sommarsi ai 2.000 donati dal Credito cooperativo. Il resto, tanta fatica e tanto... sudore in una estate davvero torrida, ce l’hanno messo, con grande generosità, i volontari del gruppo missionario Muratello felici di lavorare, una volta tanto, nell’ambito dei confini di casa, perché «è sempre bello ed entusiasmante darsi da fare per un’opera orientata a favore delle persone bisognose». Occasioni come questa, e come altre precedenti, hanno inoltre cementato lo spirito di gruppo, l’amicizia, la solidarietà, ed ora che la parte pratica è praticamente terminata si apre la scommessa per l’impegno che altre persone vorranno riservare lavorando a favore di chi soffre, di chi è in difficoltà, di chi cerca un aiuto. Dal canto loro gli amici del Gruppo missionario Muratello hanno in programma per venerdì 26 settembre nella sala San Francesco (ore 20.30) la riunione (aperta a chiunque volesse farne parte) per definire i progetti, le novità, la prossima esperienza missionaria, la programmazione della giornata missionaria mondiale del 18 ottobre, le richieste di aiuto pervenute al gruppo, le iniziative e le proposte dell’immediato futuro. Con nel cuore e nella memoria la frase di Madre Teresa di Calcutta: «Quello che fate ai poveri, lo fate al Signore!»
(ort.)
20 settembre 2003
Domani il quarto incontro annuale diocesano dei laici di impegno missionario
Opere di solidarietàPerchè «lavorare con le mani educa il cuore»
Adalberto Migliorati
«La solidarietà in tempo di globalizzazione» è il tema di riflessione del quarto incontro annuale dei laici di impegno missionario, quei gruppi di volontariato internazionale che intervengono per realizzare opere a sostegno dell’attività pastorale dei missionari: dispensari, chiese, scuole, case di nutrizione... Perché «Lavorare con le mani educa il cuore». L’appuntamento è domani, domenica 21 settembre, a San Gallo di Botticino (i precedenti appuntamenti si sono tenuti in città, Muratello di Nave, Bagnolo ed hanno registrato ogni anno un numero crescenti di partecipanti), alle 9,30, in Oratorio. Alle 10 la preghiera e la riflessione guidata da don Renato Baldussi, incaricato diocesano del settore. Alle 10,30 il saveriano padre Arnaldo De Vidi, direttore della rivista Cem mondialità, e Franco Castrezzati, già sindacalista e volontario in Brasile, interverranno sulla solidarietà in tempo di globalizzazione. Alle 12,30 il pranzo, seguito da libera conversazione. Alle 16 la Messa presieduta da don Raffaele Donneschi, direttore dell’Ufficio missionario diocesano. «I laici sono parte viva e consistente nell’impegno missionario della Chiesa. Insieme con i presbiteri che prestano servizio in missione costituiscono un’espressione essenziale e significativa» sottolinea don Baldussi. «Anche per mezzo dei laici si manifesta chiaramente che la missionarietà è connaturale alla Chiesa per il Servizio al Vangelo e perciò investe tutto il popolo di Dio, e si rende più evidente che la missione, progetto di Dio per la salvezza globale dell’uomo e del mondo, è anche una risposta alle urgenze drammatiche dell’umanità ed è strettamente connessa con l’autentico sviluppo dell’uomo e dei popoli». Passando ad analizzare la situazione operativa, don Baldussi evidenzia che «nella nostra diocesi di Brescia la partecipazione dei laici all’attività missionaria, negli ultimi decenni, ha avuto una forte evoluzione. essa coinvolge sia persone singole, sia gruppi di varia consistenza e autonomia, sia organismi meglio definiti e collegati tra loro nel quadro di associazioni più ampie. A livello pratico si traduce in compiti ed iniziative di evangelizzazione e promozione umana con modalità e stili differenti. Tale partecipazione è pure diversa per la materia di esprimere il rapporto con la fede,il vincolo di ecclesialità e il carattere di missionarietà». Proprio partendo dalla significatività dell’esperienza bresciana, quattro anni fa si è costituita la Commissione diocesana laici di impegno missionario che, tra le varie iniziative, propone un incontro nazionale di conoscenza e scambio di indicazioni e programmi tra i vari gruppi operanti. L’obiettivo è da un lato di alimentare la dimensione di fede come motore dell’attività di solidarietà, dall’altro favorire la collaborazione fra i vari gruppi operanti, evitando che ciascuno si chiuda nel proprio meritorio impegno senza ipotizzare forme di interscambio che possono risultare preziose. Vi sono gruppi che operano all’estero durante tutto l’anno, altri solo in alcuni mesi specifici, sfruttando le ferie; alcuni dispongono di alcune competenze realizzative, altri di ulteriori qualificazioni professionali; alcuni sono concentrati su progetti mirati di lungo corso, altri realizzano specifici interventi poi passano ad altri. I risultati dei primi quattro anni d’impegno cominciano a farsi sentire positivamente e incoraggiano a proseguire.
Domenica 6 aprile 2003
NAVE - I volontari hanno realizzato un edificio scolastico nel Centro Professionale Piamarta frequentato da 1.200 allieviTrenta generosi da Nave all’Angola
MURATELLO DI NAVE - L'esperienza vissuta recentemente da una trentina di volontari che dal 16 gennaio all’8 febbraio sono volati in Angola per costruire un edificio scolastico nel Centro Professionale Piamarta frequentato oggi da 1200 allievi, è stata raccontata nel libro «Appunti angolani», realizzato da Sergio Bettinzoli ed edito dal Gruppo Missionario Muratello. É un volume che si legge d’un fiato, un racconto di quelle tre settimane che hanno accomunato nell’impegno missionario «persone di varia estrazione sociale, di varia età (da ventenni a ultrasessantenni), di professionalità diverse, ma con un grande denominatore comune: la voglia concreta di testimoniare la speranza cristiana verso chi soffre e ha bisogno, seguendo il mandato di missionari, un semplice crocifisso, ricevuto nella chiesa di S.Francesco a Muratello in occasione della festa dell’Epifania dalle mani di padre Enzo Turriceni, Superiore della Congregazione Piamartina aperta a Brescia nel 1895 dal Beato Gianbattista Piamarta». «Appunti angolani» è un diario nel quale, con semplicità ed essenzialità, vengono segnalate le giornate scandite dal lavoro e dalla preghiera, dalla riflessione e dalla trepidazione per il materiale necessario alla costruzione non ancora arrivato o bloccato dalla burocrazia; ci sono aspetti curiosi della vita comunitaria, considerazioni sulla gioia di vivere degli angolani, sereni anche se poverissimi, riflessioni sullo stridente contrasto fra il nostro superfluo e le loro necessità, ma anche la voglia di dialogo e l’agire senza arroganza e presunzione, immancabili momenti di nostalgia per i cari lasciati in Italia giornate di fatica intensa sotto un sole torrido. Dopo tutte le traversìe sopportate la soddisfazione di aver completato la scuola è davvero grande. «Adeus amigo» sono le parole di tanti piccoli angolani che accompagnano il rientro del Gruppo Missionario Muratello da questa esperienza che ha segnato profondamente i volontari ; «Chi semina nel pianto, raccoglie gioia» dice il Salmo: l’umanità ha bisogno di pace, testimonianze di donazione e solidarietà e i trenta generosi guidati dall’infaticabile Ilario, alcuni già alle prese con il «mal d’Africa» (ovvero la voglia di ritornare in quei luoghi) hanno verificato personalmente che c’è più gioia nel donare che nel ricevere. Questo è l’elenco dei partecipanti alla missione in Angola: Gianfranco Antonelli (Muratello), Claudio Bertacchini (Caino), Sergio Bettinzoli (Brescia), Lorenzo Biancardi (Brescia), Alfredo Bianchetti (Cellatica), Stefano Bonassi(Brescia), Ferruccio Pietro e Vittorio Bragaglio (Muratello), Sandra Bresciani (Brescia), Dario Cantoni(Brescia), Gianrico Casola (Caino), Gianni Conforti (Roncadelle), Maria Consoli (Brescia), Giovanni Francesco Fagoni (Paitone), Ilario Fanelli e Natale Fenotti (Muratello) Alessandra Giaquinto (Caserta), Antonangelo ed Emiliana Melis (Nave), Damiano Migliorati (Bovezzo), Gianfranco Pasotti (Nave), Daniele Pe (Gussago), Giulia Piceni (Brescia), Cinzia Ponzoni (Polaveno), Giuseppe Rossetti (Nave), Francesco Saleri (Muratello), Giancarlo Silvestri (Muratello), Alessio Tomasi (Nave), Erik Volpi (Cellatica) ed Elidio Zambelli (Gavardo)
(ort.)
14 gennaio 2003
NAVE Un gruppo di laici da giovedì per tre settimane in missione nel martoriato paese africano
Trenta bresciani in Angola
MURATELLO DI NAVE
Lunedì 6 gennaio, festa dell'Epifania, hanno ricevuto il "mandato" ufficiale di missionari, un semplice crocefisso che testimonia la loro volontà di "portare una piccola goccia di aiuto nell'oceano di povertà e miseria dell'Angola". Sono 30 i laici che, nella gremitissima chiesa dedicata a S. Francesco, sono sfilati davanti al sacerdote responsabile dell'Opera Piamartina per ricevere la croce missionaria che verrà portata durante le tre settimane di lavoro previste a Luanda dove il gruppo, guidato da Ilario Fanelli, si appresta a completare il Centro professionale Piamartino iniziato nel 2000. C'era tutta Muratello accanto a questi cristiani e una significativa nutrita presenza di ghanesi che hanno allietato con preghiere e canti una cerimonia semplice e toccante. "Viviamo tutti su una sola Terra - ha detto uno dei sacerdoti - e mentre nel mondo si alzano venti di guerra il gesto di questi nostri fratelli verso altri fratelli assume il significato del dono reciproco dell'uomo ad altri simili, della solidarietà, della carità, della pratica cristiana vissuta a livello operativo". I 30 che si accingono a partire (vedi fotografia) provengono da parrocchie navensi e da altre della provincia. I loro nomi: Gianfranco Antonelli (Nave), Claudio Bertacchini (Caino), Sergio Bettinzoli (Brescia), Lorenzo Biancardi (Brescia), Alfredo Bianchetti (Cellatica), Stefano Bonassi (Brescia), Ferruccio, Pietro e Vittorio Bragaglio (Nave), Sandra Bresciani (Brescia), Dario Cantoni (Brescia), Gianenrico Casola (Caino), Maria Consoli (Brescia), Francesco Fagoni (Paitone), Ilario Fanelli (Nave), Natale Fenotti (Nave), Alessandra Gianquinto (Caserta), Antonangelo ed Emiliana Melis (Nave), Damiano Migliorati (Bovezzo), Gianfranco Pasotti (Nave), Daniele Pe (Gussago), Giulia Piceni (Brescia), Cinzia Ponzoni (Polaveno), Giuseppe Rossetti, Francesco Saleri, Giancarlo Silvestri e Alessio Tomasi (Nave), Erik Volpi (Cellatica), Elidio Zambelli (Gavardo). Varia estrazione sociale, varie età (si spazia da ventenni ad ultrasessantenni) competenze diverse (muratori, elettricisti, falegnami, piastrellisti, cuoche) ma un grande denominatore comune: la voglia di concreta testimonianza cristiana verso chi soffre e ha bisogno. Partiranno dopodomani, giovedì, alle 6.30 in pullman da Nave per l'aeroporto di Linate dove un volo li porterà prima a Roma, poi ad Addis Abeba e quindi a Luanda, dove sbarcheranno nella tarda mattinata del giorno dopo. Saranno tre settimane di intenso lavoro, dall'alba al tramonto: non ci sono diversivi serali, anzi vengono caldamente sconsigliati spostamenti senza tutela. Il rientro è previsto col volo che da Luanda partirà il 7 febbraio.
(ort.)
Da Kiremba, Gennaio 2003
Gli esiti di una indagine tra gruppi e volontari.
I disagi, i climi insalubri, non spaventano nessuno.
Nell'autunno scorso si è svolto a Bagnolo Mella l'annuale incontro tra i gruppi laici di impegno missionario. Questi gruppi che si occupano fondamentalmente della costruzione di strutture al servizio della missione sono numerosi nella nostra diocesi.
Ce ne sono di ben strutturati con un consiglio di amministrazione e costituiti in Onlus. Ci sono anche singole persone che, conoscendo qualche missionario, spendono il loro tempo libero (in genere le ferie) per dedicarsi a questo tipo di volontariato. Per conoscere in maniera più approfondita questi gruppi e per iniziare una forma di coordinamento, è stata costituita una commissione. Una delle iniziative portate avanti dalla commissione è stata la formulazione di un questionario, distribuito ai gruppi e ai singoli volontari. Dal questionario sono emerse alcune valutazioni circa il lavoro dei gruppi e dei volontari, l'idea di volontariato e l'esigenza della formazione umana e cristiana.
E' emerso che non è sufficiente andare a costruire strutture, ma occorre anche dare un'efficace testimonianza di fede e coerenza con i valori evangelici sia nei confronti della comunità di appartenenza sia in quella beneficiaria dei servizio in terra di missione.
Franco Castrezzati ha analizzato e commentato le risposte dei due questionari. Uno era indirizzato ai gruppi, l'altro alle persone, sia che operino collegialmente che singolarmente. "I gruppi - ha detto il relatore - sono in grande sintonia nell'affermare che la scelta di praticare il volontariato è stata fatta nello stile della gratuità, della disponibilità e della semplicità".
Essi in generale si sentono legati alla comunità ecclesiale, ma c'è anche un numero ristretto che accoglie al suo interno persone che rivendicano una propria autonomia dalla parrocchia pur proponendosi di svolgere la loro attività nell'ambito dei principi cristiani ed umanitari. Normalmente il gruppo è presieduto da un responsabile, assistito da un consiglio di amministrazione che promuove la raccolta di fondi (con lotterie, pesche, mostre, sponsor) per le proprie attività, per aiutare i propri membri che non sono in grado di affrontare le spese di viaggio e soggiorno in terra di missione, ma anche per finanziare progetti già elaborati e per organizzare la loro attuazione. Inoltre si occupa di raccogliere nuove adesioni fra quanti hanno capacità professionali, gli indispensabili requisiti di sani principi sociali, di correttezza, di onestà e rispetto dei prossimo, la disponibilità a seguire corsi di formazione spirituale e tecnica, nonché ad accettare la vita comunitaria affinché tutti insieme possano essere testimonianza di fede e di evangelizzazione.
Dalle risposte - anche se diversamente articolate - al questionario destinato alle singole persone, emerge che gli interessati si sentono ampiamente gratificati dal lavoro che svolgono in terra di missione. Essi, oltre a donare il loro tempo libero alla realizzazione di progetti per la costruzione di scuole, ospedali o luoghi di culto si assumono spesso anche le spese di viaggio, talvolta contribuiscono addirittura a finanziare le loro opere. Anche i disagi di climi insalubri e di soggiorni, che non sono all'altezza di quelli cui sono abituati, non rappresentano un peso.
A contatto con le realtà locali di comunità povere, se non misere, prive di assistenza per la salute, per l'istruzione scolastica, ma anche dei necessario per affrontare i problemi dell'esistenza, scoprono che esse vivono la loro fede in grande ed eroica coerenza con i valori dei Vangelo.
Questi volontari assicurano di "ricevere" ben più di quanto non riescano a "dare". Inoltre il loro impegno per una promozione umana fra gente bisognosa, che invece non ha ancora il dono della fede, favorisce la diffusione della Buona Novella.
Nessuno - ha concluso Castrezzati - pensa che il volontariato da solo possa coprire tutte le esigenze di avviare in ogni paese del terzo mondo processi di emancipazione e di sviluppo economico e sociale per eliminare gli abissali squilibri fra Sud e Nord dei nostro pianeta, squilibri che creano condizioni di privilegio e di superflua prosperità da una parte e di emarginazione e miseria dall'altra.
Occorre uno sforzo congiunto fra popoli progrediti e ricchi con le istituzioni internazionali, come le Nazioni Unite, per abbattere queste ingiuste situazioni che impediscono ai valori cristiani della solidarietà e della fraternità di affermarsi e di contribuire a sconfiggere i tanti sanguinosi conflitti che affliggono la nostra umanità.
Nessuno pensa che il volontariato possa coprire tutte le esigenze di avviare in ogni paese del terzo mondo processi di emancipazione e di sviluppo economico e sociale per eliminare gli abissali squilibri fra Sud e Nord del nostro pianeta, squilibri che creano condizioni di privilegio e di superflua prosperità da una parte e di emarginazione e miseria dall'altra.
5 gennaio 2003Il gruppo missionario di Muratello parte per l'Angola, dove contribuirà a costruire il centro di formazione Piamarta
Nave: viatico per i costruttori di pace
MURATELLO DI NAVE
Gruppo Missionario Muratello in partenza per Luanda, in Angola: una trentina di volontari parte per l'Africa, dove contribuirà a costruire il centro di formazione professionale Beato G. Piamarta. Il Gruppo Missionario Muratello non è nuovo a simili gesti di solidarietà: nel gennaio '94 i primi sei "pionieri" aggregati al Gruppo Mali di Gavardo si recarono a Sikasso per costruire il centro professionale "S.Giovanni Bosco". L'anno dopo, sempre con il gemellaggio gavardese, l'oggetto delle attenzioni fu il centro nutrizionale di Koutiala (Mali) e nel 1996 i muratellesi si impegnarono a Bamako (Mali) nella costruzione della scuola elementare e a San (Mali) per erigere il centro di formazione animatori rurali. Negli ultimi anni il gruppo, guidato da Ilario Fanelli, si è segnalato per altre iniziative in Angola, a Rieka e Drenava (Croazia). Ora parte per questa nuova impresa, il centro professionale dedicato al Beato G. Piamarta, una costruzione di ben 888 mq coperti, che ospiterà aule, biblioteca, sale studio, refettori, cappella, dispense e cucina per gli oltre 1000 allievi che imparano un mestiere. L'Angola è un Paese martoriato da una lunga guerra civile (oltre 500mila morti , 100mila mutilati, migliaia di orfani, 4 milioni di sfollati), cessata nell'aprile scorso. Sono venuti così in evidenza le tristi condizioni di miseria e desolazione e un incredibile tasso di criminalità. "Aiutare questa gente - dice Ilario Fanelli - è la piccola goccia che possiamo dare nell'oceano di povertà e miseria degli angolani. Lo facciamo volentieri, seguendo le parole di Papa Giovanni Paolo II: c'è bisogno di avere uno sguardo d'amore per il fratello che soffre perché privo di casa, lavoro, mezzi per mantenere degnamente i figli". Lo sforzo che il Gruppo Missionario Muratello si accinge a compiere è enorme: ci si reca in Angola portandosi tutto quello che serve, poiché sul posto non si troverà nulla. Il viaggio aereo per i 30 "missionari" costa una sessantina di milioni e Ilario spera… nella Provvidenza di qualche generoso benefattore, che eviti ai volontari di sobbarcarsi anche questa spesa dopo aver dedicato tre settimane di… ferie all'impegno di solidarietà. Chi volesse aiutare il Gruppo di Muratello nel Progetto Angola (accolto dallo Scaip, Servizio collaborazione assistenza internazionale Piamartino e riconosciuto dal Ministero Affari Esteri come Organismo non governativo) può farlo attraverso versamenti che si possono detrarre nella denuncia dei redditi. I versamenti allo Scaip di via Ferri 91 a Brescia possono essere effettuati attraverso la Banca Bipop-Carire (c/c 37667, Abi 5437, Cab 11200) causale Angola/Muratello oppure versando l'importo sul c/c n.15759/45 della Banca di Credito Cooperativo di Brescia, sede di Nave (Abi 08692, Cab 54800) intestato al Gruppo Missionario Muratello. Per contattare Fanelli tel. 030 2530775 ed e-mail ilario.fanelli@tin.it. Domani, alla Messa delle ore 11 a Muratello il "mandato", ovvero la consegna a tutti volontari per l'Angola della croce missionaria. Il 16 gennaio la partenza.
(ort.)
17 Ottobre 2002
Muratello di Nave si lavora per preparare l'operazione di solidarietà finalizzata alla realizzazione di un dipartimento scolastico
Un centro professionale donato all'Angola
MURATELLO DI NAVE
È deciso: nel gennaio 2003 il gruppo missionario Muratello ritornerà in Angola per completare il centro professionale "Beato Piamarta". Si costruirà un'ala di un fabbricato destinato ad accogliere aule, biblioteca, sale riunioni e studi, una chiesetta e una cucina con forno e i missionari piamartini potranno così offrire un pane ai 1000 e più ragazzi che frequentano giornalmente la scuola. Il gruppo missionario Muratello nasce nel 1994 con i primi 6 pionieri che aggregati al gruppo Mali Gavardo si recano nel Paese africano per costruire il centro professionale Don Bosco, opera complessa e impegnativa di 4700 mq di superficie sulla quale sorge una scuola, una sala polivalente, un dormitorio, officine e laboratori e una casa missionaria. L'anno dopo sempre con il Mali Gavardo i muratellesi si recano a Koutiala (Mali) per contribuire alla realizzazione del centro nutrizionale delle suore del Santo Natale. I primi giorni dell'annata 1996 vengono invece dedicati alla costruzione della scuola elementare a Bamako (Mali) e al centro professionale: i muratellesi sono sempre aggregati al gruppo Mali Gavardo e parteciperanno ad altre iniziative dei gavardesi sino al 1999. Nel gennaio febbraio del 2000 prima esperienza autonoma dei navensi in Angola dove c'è da costruire il centro professionale dedicato al beato Padre Piamarta: l'edificio realizzato avrà una superficie di 1440 mq. Verso la fine di agosto 2000 alcuni componenti del gruppo missionario Muratello si recano a Drenova (Croazia) e in collaborazione con la Caritas bresciana e di Rijeka partecipano alla costruzione di una casa destinata ad una famiglia numerosa. Nel 2001 l'attività del gruppo subisce uno stop perché il promotore delle iniziative, Ilario Fanelli, è alle prese con problemi di salute; superato il delicato momento Ilario si rituffa nell'attività e stimola i generosi amici ad impegnarsi nel completamento di quel centro professionale Piamartino di Luanda (Angola) iniziato nel 2000. Siamo ormai nella fase principale di questa nuova avventura, quella delicata che prevede la programmazione degli interventi, l'acquisto e la spedizione del materiale, la formazione della squadra che nel gennaio 2003 partirà per l'Angola e dovrà realizzare il tutto in circa 30 giorni. È un impegno notevole per i volontari che, senza alcun fine di lucro ma come testimonianza di fede e di carità evangelica si accingono all'impresa che sarà di grande aiuto per quel popolo. "È un impegno gravoso sia dal punto di vista organizzativo che finanziario - dice Ilario Fanelli - ma contiamo nella Provvidenza e nella sensibilità di persone buone e generose. Le offerte che riceviamo da famiglie, enti, aziende sono deducibili dalle denunce Irpef e Irpeg poiché il progetto Angola è stato accolto dallo Scaip (Servizio collaborazione assistenza internazionale piamartino) e riconosciuto dal Ministero degli esteri. Lo Scaip di via Ferri 91 a Brescia, indicando il codice fiscale può pertanto rilasciare ricevute da detrarre dal reddito. I versamenti causale Angola/Muratello possono essere effettuati presso la Banca Bipop Carire conto corrente 37667 (codice 5437-11200) oppure presso la Banca di Centro Cooperativo di Brescia sede di Nave (Abi/cab 08692-54800) intestandola al gruppo Missionario Muratello sul conto corrente 15759/45. Abbiamo bisogno anche di persone di buona volontà meglio se muratori, elettricisti, piastrellisti da coinvolgere direttamente nei lavori che verranno programmati: la messe è molta vi aspettiamo". Per informazioni contattare Ilario Fanelli: 030/2530775 o e-mail ilario.fanelli@tin.it o sul sito www.gruppomissionario.it.
(ort.)
Tutto pronto per il censimento della galassia dei gruppi di volontariato che operano nel Terzo mondo
14.10.2002
«Mappa» bresciana dei laici missionari
L’obiettivo è il coordinamento. Don Renato Baldussi nominato responsabile diocesano.
Un censimento dei gruppi di laici che svolgono impegno missionario, allo scopo di perfezionarne il coordinamento. Non per ridurne l’autonomia o condizionarne lo slancio, ma per rendere - attraverso lo scambio di esperienze - ancora più proficuo il loro lavoro. Obiettivo e strumento sono stati ribaditi, nei giorni scorsi, durante l’annuale incontro, che - dopo gli appuntamenti del 2000 in città (nella parrocchia dei Comboniani) e del 2001 a Muratello di Nave - si è svolto a Bagnolo Mella. La galassia di queste realtà è ampia e variegata. Vi sono alcuni gruppi ben strutturati, costituiti in Onlus e con un Consiglio di amministrazione. Ve ne sono altri più occasionali. E vi sono singole persone che, conoscendo qualche missionario, spendono le ferie (se lavoratori attivi) o parte del loro tempo libero (se pensionati) per dedicarsi a questa forma di volontariato. Proprio l’analisi di una condizione multiforme ha spinto il vescovo, mons. Giulio Sanguineti, a promuovere il coordinamento dei bresciani attivi in questo campo. E don Renato Baldussi è stato individuato come responsabile diocesano dei gruppi di impegno missionario. A lui si è affiancata una Commissione, che - tra le altre cose - ha redatto un questionario, distribuito sia alle realtà strutturate sia ai singoli volontari. Del quadro emerso dalle risposte ha parlato Franco Castrezzati proprio nell’incontro di Bagnolo (aperto dallo stesso don Renato, il quale, prendendo spunto dall’episodio evangelico dei pani e dei pesci, ha affermato che - nell’applicare questo racconto ai volontari - si dovrebbe parlare, più che di «moltiplicazione», di «condivisione»). «I gruppi - ha rilevato Castrezzati - sono in grande sintonia nell’affermare che la scelta di praticare il volontariato è stata fatta nello stile della gratuità, della disponibilità e della semplicità». «Nella sostanza - ha proseguito - emerge che gli interessati si sentono ampiamente gratificati dal lavoro che svolgono in terra di missione. E molti di loro assicurano di ricevere da questa esperienza ben più di quanto riescano a dare». I disagi sopportati non rappresentano un peso. E queste persone non solo donano il loro tempo, ma, spesso, oltre a sostenere le spese di viaggio, finanziano le opere (luoghi di culto, scuole, ospedali...) realizzate. Peraltro, ha riferito Franco Castrezzati, emerge la consapevolezza «che non è sufficiente andare a costruire strutture, ma occorre anche dare una efficace testimonianza di fede e coerenza con i valori evangelici, nei confronti sia della comunità beneficiaria del servizio in terra di missione sia di quella di appartenenza». «Nessuno - ha osservato il relatore - pensa comunque che il volontariato possa, da solo, soddisfare in ogni Paese del Terzo mondo l’esigenza di avviare quei processi di emancipazione e di sviluppo economico e sociale indispensabili per eliminare gli abissali squilibri tra Sud e Nord del nostro pianeta. Occorre, invece, uno sforzo congiunto fra popoli ricchi ed istituzioni internazionali (Nazioni Unite in primis), per abbattere queste ingiuste situazioni che impediscono ai valori cristiani della solidarietà e della fraternità di affermarsi e di contribuire a sconfiggere i tanti sanguinosi conflitti che affliggono la nostra umanità». Dopo le parole di Castrezzati si è aperto un dibattito, con l’intervento di numerosi volontari e sacerdoti. L’incontro di Bagnolo si è concluso con una celebrazione eucaristica, presieduta da don Vincenzo Boselli (missionario in Tanzania) ed animata dai canti di un gruppo di senegalesi e nigeriani della parrocchia della Stocchetta. Nonostante la folta partecipazione, è probabile che il censimento di gruppi e singoli sia ancora incompleto. Chi volesse mettersi in contatto con l’organismo di coordinamento può rivolgersi all’Ufficio missionario diocesano, in via Gabriele Rosa 30 a Brescia (tel. 0303754560 o 0303751497). Grazie ai volontari di Muratello c’è anche un riferimento in Internet: www.gruppomissionario.it.
Ort.
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Partire con l'entusiasmo per dare qualcosa di noi non è la sola motivazione che ci spinge ad andare, ma l'esigenza più interiore di condividere, ascoltare, di comprendere. Questi sono alcuni elementi necessari per far sì che la nostra esperienza in terra di missione diventi un'esperienza di vita.
Certamente lo spirito di altruismo, il desiderio di dare, di fare, di aiutare che si respira nel campo di lavoro è quello che lascia il ricordo più vivo e, il costruire rapporti umani scambiandosi tradizioni e convinzioni, storie personali e tramandate, addolcisce il cuore.
L'uomo diverso da te non è inferiore a te, l'uomo povero che ti offre la sua povertà è migliore di te e, quando ritorniamo siamo ricchi di quel dono inspiegabile che ci fa felici.
"...la Missione - dice S.S. Papa Giovanni Paolo II nel messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2001, par. 5 - è annuncio gioioso di un dono che è per tutti, e che va a tutti proposto con il più grande rispetto della libertà di ciascuno... Occorre andare! Occorre mettersi in cammino senz'indugio ... il nostro passo deve farsi più spedito nel ripercorrere le strade del mondo..." Il volontariato è l'anima della società e l'anima è invisibile, tuttavia bisogna conoscerla, crederci.
Luciano Gavazza (il Fondatore della Federazione Italiana del volontariato, scomparso nell'aprile del 2000) spiegava: il volontariato compie un'azione gratuita. Di più: un'azione disinteressata, senza nessun secondo fine, ma solo per servire l'uomo, senza discriminazione (non è volontariato autentico, dunque, aiutare solo quelli della propria parte politica, religiosa...) e scriveva: "Volontario è il cittadino che liberamente, non in esecuzione di specifici obblighi morali o doveri giuridici, ispira la sua vita - nel pubblico e nel privato - a fini di solidarietà. Pertanto, adempiuti i suoi doveri civili e di Stato, si pone a disinteressata disposizione della comunità, promovendo una risposta creativa ai bisogni emergenti dal territorio con attenzione prioritaria per i poveri, gli emarginati, i senza potere".
Il nostro gruppo è comunque aperto a tutte le persone di buona volontà che volessero partecipare direttamente come volontario ai lavori che verranno programmati.
La messe è molta... Vi aspettiamo...
Ilario
Muratello, 2002
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Carissimi ragazzi e ragazze della Parrocchia di Muratello, sono Ilario e, come responsabile del GRUPPO MISSIONARIO MURATELLO, vi ringrazio tantissimo per la scelta che avete concordato con Don Luciano e con i vostri catechisti per il periodo della Quaresima.
Il voler donare parte dei vostri piccoli risparmi e delle vostre mancette al nostro GRUPPO vi fa sicuramente onore.
Le vostre offerte verranno portate a Luanda in Angola presso il CENTRO PROFESSIONALE PIAMARTINO.
L'Angola è uno stato dell'Africa sud-occidentale confinante con lo Zaire, lo Zambia e la Nabibia ed è bagnato dall'oceano Atlantico. Fu una colonia portoghese e divenne indipendente nel 1975 dopo 15 anni di guerra. Tra il 1600 e il 1800 i portoghesi vi praticarono la tratta degli schiavi (vi furono 5 milioni ca. di deportati soprattutto in Brasile). Con l'indipendenza però non arrivò la pace: purtroppo le divergenze tra i movimenti interni di liberazione e le ingerenze straniere portarono la guerra civile, con tutti i suoi terribili effetti: morte, fame, miseria.
Quando costruimmo il centro Piamartino, venivano in cantiere tanti ragazzi: erano sempre affamati, dovevano accontentarsi (ed erano più fortunati di tanti altri loro coetanei) di un pasto al giorno costituito da una sorta di polentina fatta con farina di miglio. Di certo la prossima Pasqua non porterà loro uova di cioccolato, colombe o altre delizie alle quali noi siamo abituati. Per dormire erano contenti di poter prendere gli imballi di cartone che erano stati utilizzati per i materiali spediti col container.
Non hanno mai provato la confortevolezza di un comune (per noi) materasso.
Mi piacerebbe pensare che alcuni di voi volessero invitare al pranzo di Pasqua uno di questi sfortunati ragazzi. La loro presenza seppure “virtuale” vi darebbe la gioia di avere in una festività cristiana così importante, un nuovo amico nella vostra famiglia. Trasformate, se credete, questo invito in un’offerta, li farete sentire più vicini a voi. Ci auguriamo che gli inviti possano essere tanti, così da riempire il boccettone di vetro preparato da Don Luciano.
La somma raccolta verrà versato sul cc. 15759/45 presso la Banca CREDITO COOPERATIVO DI BRESCIA sede di Nave intestato al GRUPPO MISSIONARIO MURATELLO e verrà utilizzata per il Centro Professionale Piamartino in Angola per costruire nel gennaio del 2003 un forno. I missionari Piamartini potranno così dare a ciascuno dei 1000 e più ragazzi che frequentano la scuola ogni giorno anche un pane.
Porgo a tutti sinceri auguri di buona Pasqua e che Gesù risorto porti a tutti voi ed alle vostre famiglie pace, bene e serenità, un abbraccio,
ciao, Ilario.
S. E. il Vescovo Mons. Giulio Sanguineti
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Domenica 9 settembre 2002, nel nostro Oratorio di Muratello c’è stato il secondo incontro diocesano "LAICI DI IMPEGNO MISSIONARIO" della diocesi di Brescia.
Noi di Muratello abbiamo avuto il piacere di ospitarli nel nostro teatro, abbellito per l’occasione con foto e slogan.
Sono intervenuti ben 13 gruppi fra i più conosciuti della provincia di Brescia e precisamente:1. AMICI DI ARIWARA - Rapp.te Sig. Graziella Gamba - Gardone V.T.;
2. Sig. CASTREZZATI Franco, legato a Don Rinaldini lavora per il Mozambico e Brasile;
3. IL PONTE (Don Rinaldo Rodella dice che il loro è un CAMMINO DI FEDE IN SOLIDARIETA’) fanno parte della Vicaria XIV dal 2001;
4. COMITATO di SOLIDARIETA’ - S. Vigilio;
5. GRIMM (GRUPPO IMPEGNO MISSIONARIO) di Esenta (rapp.te di Don Serafino Ronchi), il loro motto: "LAVORARE CON LE MANI EDUCA IL CUORE" (dice Don Serafino "Se non riuscite a dare buon esempio evitate di dare il cattivo");
6. FONDAZIONE TOVINI - rapp.te Beppe Mattei;
7. AMICI DI SIDAMO, lavorano in collaborazione con i Salesiani - dal 1982 in Etiopia;
8. MEDICUS MUNDI - rapp.te Dott.ssa INZOLI ;
9. GRUPPO MALI GAVARDO - Resp. Sig. Avanzi - ha ricordato la figura di Mons. Ferretti, il loro motto è "LA SCUOLA E’ PANE" ;
10. ASSOCIAZIONE SOLIDARIETA’ E AMICIZIA di R. Saiano - opera in Venezuela –
rapp.te Gelfi Ferruccio ;
11. GRUPPO MISSIONARIO S. GALLO;
12. GRUPPO AMICI DELLE MISSIONI - Resp. Gigi Marini - Bagnolo Mella, dal 1993 lavora in Tanzania, ha in progetto un enorme centro per bambini abbandonati e ammalati di AIDS;
13.GRUPPO MISSIONARIO MURATELLO - Rapp.te Ilario Fanelli.Dopo un ottimo pranzo curato dalle nostre bravissime collaboratrici, abbiamo avuto l’onore della presenza di S.E. il Vescovo Mons. Giulio Sanguineti il quale ha celebrato la S. Messa con la collaborazione di numerosi Sacerdoti (11).
I nostri gruppi (dice don Renato Baldussi, coordinatore responsabile della Commissione Laici di Impegno Missionario durante l’introduzione alla S. Messa) non fanno soltanto promozione umana ma fanno anche evangelizzazione... Non si va solo per costruire, ma anche per dare testimonianza. Ognuno dei nostri gruppi (continua Don Renato) ha una storia particolare, che è valida ed è una ricchezza, perché è nata dalla vita: è una risposta ad esigenze concrete e riflette una sensibilità maturata con incontri, contatti, approfondimenti… La storia di ciascun gruppo non è statica, ma fa un suo cammino…
I Vostri gruppi (dice il Vescovo Mons. Giulio Sanguineti nell’omelia della S. Messa), diversi uno dall’altro, ma tutti orientati verso Gesù Cristo, verso la missione, danno prova di intesa e di comunione... ciascun gruppo cresce nel rispetto e nell’apprezzamento nel valutare l’altro, questo rispetto-valorizzazione è la Vostra grandezza... operate (continua il Vescovo) perché il Vostro agire non sia assistenziale, ma faccia crescere i nostri fratelli e sorelle perché riescano a diventare autonomi... Dovremo diventare promotori di vita umana...
La Bandiera del nostro Gruppo Missionario Muratello
raggruppa i colori dei cinque continenti
GRUPPO MISSIONARIO MURATELLO
Sede di BRESCIA-NORD della A.S.C.S. ONLUS
(Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo )
Codice Fiscale: 03133600241
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Recapito e Segreteria: Ilario Fanelli – Via Ventura, 1 – 25075 NAVE (Brescia) – Italy
Tel. +39.030.2530775
e-mail: ilario.fanelli@tin.it – http: www.gruppomissionario.it